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Osas, il colpo di sonno è in agguato ma si può prevenire

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Torniamo a parlare di OSAS, acronimo del termine inglese Obstructive Sleep Apnea Syndrome, in italiano sindrome delle apnee ostruttive del sonno che causa una pessima qualità del sonno e, di conseguenza,  pessimi riflessi il giorno seguente, fino ad arrivare a casi limite di perdita della conoscenza per stanchezza.

Una patologia ancora oggi poco conosciuta che ogni anno si stima coinvolga tra il 3-5% della popolazione europea, come è stato confermato dai relatori del convegno «Sonnolenza diurna e idoneità alla guida», organizzato da Fai-Conftrasporto di Bergamo con l’obiettivo di fare cultura della sicurezza attraverso la prevenzione. Perché «Chi guida a 100 chilometri l’ora  e si accorge di un ostacolo dopo un secondo impiega 28 metri per fermarsi, se i secondi diventano due la spazio di frenata raddoppia» come ha sottolineato il dottor Paolo Pelizza, presidente della Commissione medica locale patenti di Bergamo.

A Doriano Bendotti, segretario provinciale Fai, preoccupa questa «epidemia silente che è causa e concausa del 22% degli incidenti stradali». L’insorgere della patologia comunque qualche segnale lo dà; le persone più a rischio sono gli obesi e il «Russamento rumoroso, sonno del partner disturbato, sensazione di soffocamento, sonno agitato, stanchezza diurna e sonnolenza notturna sono alcuni dei segni dell’Osas» ha precisato il dottor Lamberto Maggi, responsabile dell’Unità operativa di pneumologia delle cliniche Humanitas Gavazzeni, secondo cui «Obesità e circonferenza del collo superiore a 43 centimetri per i maschi e 40,5 centimetri per le femmine sono dei fattori che possono far sospettare l’Osas». Con l’avanzare dell’età, inoltre, la patologia aumenta e «Quando il sonno non ha fatto il suo dovere il rischio che corrono le persone che si mettono alla guida è altissimo – conclude Maggi – Mai sottovalutare la sonnolenza, bisogna fermarsi subito e riposare. Poi bisogna capire se la sonnolenza è motivata dalla stanchezza, magari per il troppo lavoro, oppure se non ci sono ragioni evidenti. In quel caso è necessario allertare il medico».

Chi soffre di Osas non potrà più guidare a meno di non sottoporsi a cure specifiche. É quanto prevede il decreto legge dello scorso 22 dicembre pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 gennaio 2016 che recepisce una direttiva europea. Per l’esattezza il testo recita: «La patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave e incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte», e prevede che «il richiedente o il conducente in cui si sospetti una sindrome da apnea ostruttiva notturna moderata o grave deve essere sottoposto a un consulto medico approfondito prima dell’emissione o del rinnovo della patente di guida».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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