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Partenza del Sistri a fine 2013? Il governo ci starebbe pensando

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Lo sostiene Il Sole 24 Ore, quotidiano edito da Confindustria e quindi – come si dice – ben informato: all’interno delle misure che il governo sta prendendo in considerazione per sostenere le imprese ci sarebbe anche il rinvio dell’operatività del Sistri alla fine del 2013. Unitamente alle compensazione dei crediti Iva, portate fino a un milione di euro (a due per quelle certificate e non quotate e cinque per quelle quotate), e alla ridefinizione della legge fallimentare, tra le misure al vaglio in questa momento da parte della Ragioneria dello Stato compare pure un possibile slittamento dal 30 giugno di quest’anno alla fine del prossimo dell’inizio dell’entrata in vigore del sistema di tracciabilità dei rifiuti.
La cosa peraltro andrebbe in direzione opposta a quanto dichiarato la scorsa settimana dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che aveva sottolineato come il Sistri sia «l’unico modo per tracciare veramente i rifiuti, visto che con l’attuale sistema cartaceo i margini di discrezionalità e di manipolazione sono troppo elevati», auspicandone quindi una partenza coerente a quanto prevista dalla legge.
E questa presa di posizione politica era stata amplificata dalle parole di Massimo Veltroni, presidente della Selex (la società chiamata a gestire in concreto il sistema) che precisavano che dal punto di vista tecnico tutto fosse pronto per la partenza.
Da segnalare che nel pacchetto di misure ricordato, compare pure una parte dedicata alle sanzioni per le cooperative, le quali, laddove si sottraessero al potere di vigilanza delle autorità competenti, perderebbero il diritto a tutti i benefici e le agevolazioni.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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