Soffia una fastidiosa Bora sulla piattaforma logistica di Trieste. La cordata che nello scorso dicembre aveva ottenuto – come sola partecipante – un’assegnazione dei lavori poi rimessa in discussione a maggio 2014 per affidarli a una cordata formata da Icop, Parisi, Interporto di Bologna e Cosmo Ambiente, non ci sta a mettersi da parte e pretende o di realizzare l’opera o di essere risarcita dall’Autorità portuale con 40 milioni di euro.
La cordata in questione è quella composta da Mantovani, Samer e Venice green terminal che ha presentato al Tar una richiesta di sospensiva su cui si giudicherà il prossimo 9 o 10 luglio.
A motivare il ricorso è la modalità con cui è stata giudicata dall’Autorità la posizione di alcuni dirigenti della cordata esclusa, sottoposti ad alcuni procedimenti penali.
Piattaforma di Trieste: la cordata esclusa chiede all’Autorità portuale 40 milioni di risarcimento
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