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Ponte Morandi: 20 milioni per il 2018, 80 milioni per il 2019 e 2020 per gli extracosti dell’autotrasporto

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Intanto ci sono 20 milioni per il 2018, ma poi ce ne saranno 80 per il 2019 e altrettanti per il 2020. Sono queste le cifre che, come ha chiarito il vice ministro Edoardo Rixi nel corso di una conferenza stampa, il ministero dei Trasporti ha destinato, tramite il decreto attuativo n. 555 del 24 dicembre 2018, a quelle imprese di autotrasporto che, dal 15 agosto al 31 dicembre dello scorso anno, hanno visto allungare i propri tragitti e quindi accrescere le proprie spese a causa del crollo del Ponte Morandi. I 20 milioni sono stati immessi nella gestione dall’Autorità di Sistema Portuale, che si preoccuperà di regolare e istruire le domande di indennizzo, pubblicando un apposito avviso sul proprio sito in cui chiarirà tutte le tempistiche per la presentazione delle domande e i criteri per la loro ammissibilità. Ma soprattutto nel decreto specifica in premessa che l’ammontare del risarcimento si aggirerà intorno ai 20 euro per ogni viaggio. E che, genericamente, saranno ammesse le domande di imprese che si trovano in due situazioni:

– hanno effettuato viaggi con partenza o destinazione nel Comune e nel porto di Genova e quindi hanno dovuto attraversare il nodo urbano incontrando penalizzazioni in termini di tragitto e di logistica;
– hanno effettuato viaggi su scala nazionale che però sono stati allungati a causa dell’impossibilità di coprire il tratto autostradale interrotto dal crollo del Ponte Morandi.

In concreto, poi, a erogare le risorse alle imprese sarà il commissario delegato, vale a dire il presidente regione Liguria.

Per gli anni successivi invece bisogna andare a leggere la legge di Bilancio. Perché lì nell’art. 1, comma 1019 sono ribadite le misure di sostegno all’autotrasporto già previste dallalegge 130/2018 di conversione del “decreto Genova” per il ristoro delle maggiori spesesostenute dagli autotrasportatori a seguito del crollo del Ponte Morandi. E lì si parla appunto di 80 milioni sia per il 2019, sia per il 2020. Il comma 1020, poi, modifica la legge 130/2018 stabilendo che le esenzioni per le imprese che operano o si insediano nella cosiddetta “zona franca urbana”, previste dall’art. 8, sono estese al 2019. Tali esenzioni sono concesse fino a un massimo di 10 milioni per il 2018, come già stabilito dal predetto provvedimento, e di 50 milioni annui per ciascuno degli anni 2019 e 2020.

I commi 1023 e 1024 affidano all’Autorità portuale di Genova un finanziamento pari a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020, 2021 e 2022, al fine di contrastare gli effetti negativi diretti e indiretti derivanti dal crollo del ponte, attraverso la realizzazione di Piani di sviluppo portuali, dell’intermodalità e dell’integrazione tra la città e il Porto di Genova, nonché per la realizzazione di interventi di completamento di opere in corso, di attuazione di accordi di programma e di attuazione di piani di recupero di beni demaniali dismessi.

Il comma 1025 dispone che le attività di ottimizzazione dei flussi veicolari logistici nel Porto di Genova sono affidati, per il 2019, al Commissario straordinario per la ricostruzione. Tra tali attività è inoltre ricompresa la progettazione del nuovo centro merci di Alessandria Smistamento, per la quale vengono assegnate risorse per 2 milioni di euro per il 2019 (comma 1026).

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