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Rettifica di errori di digitazione sulla patente: la motorizzazione chiarisce chi paga

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Può capitare: nella digitazione dei dati relativi a una patente di guida o a una carta di circolazione, viene spinto un tasto al posto di un altro. A quel punto sorge la necessità di aggiornare il documento in modo corretto, ma questa operazione a carico di chi va fatta? La risposta a questa domanda è contenuta in una circolare emanata lo scorso 15 ottobre dala Direzione Generale della Motorizzazione del ministero dei Trasporti, in cui, dopo aver chiarito che gli errori rilevanti sono quelli in cui si registra «un’incongruenza tra quanto trascritto sulla patente e quanto attestato dai documenti prodotti a corredo dell’istanza per il rilascio della stessa», si puntualizza che, per la semplice rettifica di refusi stampati sulla patente, non occorre applicare una nuova imposta da bollo, né per l’atto di rettifica, né per la richiesta di correzione dei dati errati (fermo restando che la rettifica comporta in ogni caso la stampa di una nuova patente). 

Viceversa, per quanto riguarda i diritti da riconoscere alla motorizzazione occorre distinguere due ipotesi: 

–  se l’errore materiale è riferibile allo stesso intestatario della patente di guida, a un’autoscuola o a uno studio di consulenza automobilistica, il rilascio del duplicato corretto della patente è subordinato al pagamento della tariffa di cui al punto 2 della tabella 3 della legge 870/1986, attualmente pari a euro 10,20;

– se l’inesatta trascrizione dei dati anagrafici sulla carta di circolazione deriva da un errore dell’Ufficio Motorizzazione civile, la rettifica deve essere effettuata senza oneri a carico dell’utente.

In merito agli errori materiali contenuti sulla carta di circolazione, una nota del 18 luglio 2018 ha precisato che i criteri espressi dalla motorizzazione si applicano anche agli errori di digitazione contenuti nel tagliando di aggiornamento della carta (ovvero negli errori in cui appare evidente l’incongruenza tra quanto trascritto nel libretto e quanto attestato dai documenti prodotti dall’utente a corredo della sua istanza).

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