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Ripresa in strada: cresce del 6,8% il traffico pesante nel 2015

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Buone nuove arrivano dalla strada. Il traffico di veicoli pesanti legati al trasporto merci, da sempre considerato un importante indice di ricchezza del paese, tra novembre 2015 e novembre 2014 ha fatto registrare un incremento medio su tutta l’Italia del 6,8% e punte dell’8,2% nella regione Sardegna. Anche il dato peggiore non risulta mai inferiore al 5,4%. Inoltre, se lo scorso anno a novembre il dato di traffico rispetto a ottobre aveva fatto segnare un -5,4%, quest’anno vede una crescita mensile dell’1,24%. Questi dati incoraggianti sono stati raccolti dal nuovo Osservatorio Traffico Anas su circa 25mila chilometri di rete nazionale attraverso un complesso e innovativo sistema di sensoristica in grado di registrare i volumi di traffico e le condizioni di circolazione in corrispondenza di oltre 1.150 sezioni di conteggio denominato PANAMA (Piattaforma Anas per il Monitoraggio e l’Analisi).

Questo Osservatorio – come ha spiegato il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani – “curerà la realizzazione e la diffusione di bollettini mensili sui flussi e statistiche di traffico sulla rete stradale d’interesse nazionale”, fornendo “preziose informazioni ai fini della programmazione di interventi di manutenzione e di potenziamento della rete”.

A questo proposito è importante sottolineare come l’apertura da parte di Anas del bypass del viadotto Himera in Sicilia sull’Autostrada A19 “Palermo-Catania”, ha mediamente ridotto il tempo di viaggio di circa 25 minuti riportando la velocità media sulla tratta in esame dai 65,1 km/h della situazione successiva al cedimento del viadotto e alla chiusura di un tratto della A19, ai 93,2 km/h in quella attuale. Si nota inoltre una lieve diminuzione delle velocità medie misurate nelle sezioni di rilevamento traffico ai km 54, 92 e 123, evidentemente collegate alla minore necessità di “recuperare” le perdite di tempo collegate alla chiusura del viadotto.

Anche qui il traffico dei mezzi pesanti ha registrato un incremento del 14% tra la prima e la seconda settimana di apertura del bypass, malgrado rimanga ancora inferiore del 5% rispetto a quello di un anno fa, prima cioè dell’ormai celebre cedimento.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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