La Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha eseguito un sequestro preventivo di un tratto di strada di circa 8 chilometri sull’A3 Salerno-Reggio Calabria, tra gli svincoli di Mileto (Vibo Valentia) e Rosarno (Reggio Calabria), all’altezza del viadotto sul fiume Mesima.
Sono 21 le persone indagate nell’inchiesta della Procura di Vibo Valentia che tra le persone coinvolte nell’indagine vede dipendenti e dirigenti dell’Anas, i responsabili della sicurezza in fase di progettazione e degli aspetti geologici i progettisti dell’opera, il direttore dei lavori, il legale rappresentante della società che ha realizzato l’opera. Nell’inchiesta si ipotizzano reati di disastro doloso e di falso ideologico ma anche di concessione di lavori in sub appalto senza la prescritta autorizzazione della stazione appaltante, truffa aggravata ai danni di ente pubblico circa l’indebita percezione di pagamenti per lo smaltimento dei rifiuti di lavorazione, attestato con falsa documentazione.
La Procura ha dichiarato nel provvedimento di sequestro, così come anche sostenuto da Anas, che sul tratto interessato non sussiste allo stato attuale «alcun pericolo intrinseco di cedimento/crollo/caduta/instabilità», anche se l’opera resta a «rischio idraulico/idrogeologico». L’esondazione del fiume Mesima del 23 marzo scorso, è stata provocata dall’eliminazione di un «tratto considerevole del preesistente argine sinistro del corso d’acqua a monte del viadotto autostrada». Nel provvedimento di sequestro del tratto autostradale viene evidenziato come siano stati commessi «fatti diretti a cagionare un disastro ed in particolare l’esondazione delle acque del Fiume Mesima, verificatosi il 23 e 24 marzo scorso, e la conseguente inondazione con riversamento nella strada attigua Sp 58 e nelle aree golenali, minando la sicurezza dei luoghi e delle attività e facendone derivare un pericolo per l’incolumità pubblica».
Il tratto autostradale della A3, che era stato aperto al traffico nel luglio 2014, resta percorribile, ma è interdetto al traffico il tratto della strada provinciale SP 58, in corrispondenza del viadotto sul fiume Mesima, tratto di strada che rientra nel provvedimento di sequestro.
Anas collaborerà con il consulente tecnico nominato dalla Procura per eseguire tutte le verifiche necessarie e concordare gli interventi per la messa in sicurezza del fiume Mesima. Nel frattempo Anas ha attivato i controlli su tutte le attività svolte dalla ditta appaltatrice per accertarne le inadempienze.