C’è una trattativa lenta, strisciante, ma comunque non del tutto statica tra governo e associazioni dell’autotrasporto. Segno che qualcosa si muove. Che sia poco o tanto non è dato saperlo, ma comunque si muove. Un esempio eclatante è relativo alla modalità con cui viene emendato il decreto Sblocca Italia, vale a dire reintroducendo quella parte del «defunto» pacchetto 11, tutto dedicato all’autotrasporto e stralciato dopo l’approvazione del decreto stesso da parte del Consiglio dei ministri. Ebbene, la stessa relatrice del provvedimento, vale a dire la parlamentare del PD Chiara Braga, ha presentato una serie di modifiche, tra cui quella che riguarda l’introduzione di un inedito articolo 32 bis, interamente assorbito da commi di interesse per l’autotrasporto. Più precisamente contiene sia la norma sull’inversione dell’onere della prova in materia di cabotaggio, sia quella che consente il ricorso al credito di imposta per consentire alle imprese di autotrasporto di recuperare in tempi brevi le risorse per gli investimenti, sia quelle destinate a migliorare il funzionamento dell’Albo degli autotrasportatori.
Certo, si tratta di emendamenti, di cambiamenti (per non dire di ripensamenti) del testo iniziale del decreto, che adesso deve effettuare il suo passaggio in aula per essere convertito in legge. Anzi, per essere precisi l’esame da parte della Camera dei Deputati è fissato per il prossimo lunedì 20 ottobre alle ore 16. Vedremo come andrà a finire.
Sorpresa: le norme sul cabotaggio cancellate dallo Sblocca Italia rispuntano in Parlamento
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