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Stop ai Trasporti Eccezionali sul primo tronco di Genova. Ed è subito caos

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Società Autostrade ha messo al bando il transito di veicoli eccezionali sul primo tronco Genova «paralizzando l’attività dei terminal portuali liguri in questo settore di importanza strategica». A denunciarlo è Trasportounito che precisa come la decisione sia stata presa «unilateralmente senza preavviso» attivando un divieto di transito sul primo Tronco e, solo per il tratto della A26 fra Ovada e Masone in direzione sud, prevedendo una deroga di 4 ore nella notte fra sabato e domenica.

La decisione – secondo l’associazione – preclude la possibilità di circolare da e per il porto di Genova, nonché sulla direttrice ovest da e per il porto di Vado e anche verso La Spezia a carichi di «vitale importanza per l’intero tessuto economico del paese e per i porti liguri» rendendo così impossibile alle società che effettuano trasporti eccezionali di soddisfare le richieste della clientela con danni – sempre secondo Trasportounito «incalcolabili», in particolare per il porto di Genova «condannato a rinunciare a favore di altri scali concorrenti a una quota importantissima di traffico, in un momento in cui faticosamente sta cercando di recuperare il terreno perso post crollo del Ponte Morandi».

«Si parla – denuncia Salvatore De Caro, presidente di Trasportounito Genova – di perdere traffici merce storici per i nostri porti, indotto logistico e industriale ligure, oltre che centinaia di posti di lavoro a rischio e decine di aziende che potrebbero essere condannate al fallimento. Senza parlare poi delle conseguenze disastrose sull’attività dei terminal genovesi».

E sarebbero già molte le aziende di trasporti eccezionali che non quotano i viaggi sul porto di Genova «per evitare ulteriori sorprese derivanti da divieti improvvisi con già permessi in essere e addirittura mezzi e personale su strada».

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