Il porto di Venezia allarga le braccia per accogliere navi porta container da 8.500 teu. Niente miracoli, ma la conseguenza di un lavoro di scavo e di adeguamento del canale Malamocco-Marghera, con cui sono stati prelevati sedimenti complessivi per 80mila metri cubi. Così la capacità ricettiva dello scalo veneziano si amplia a tutto vantaggio della sua capacità attrattiva, peraltro già in scia positiva considerando che nel primo quadrimestre del 2018 il traffico container è cresciuto dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Peraltro la maggiore capacità di accoglienza del porto – si legge in una nota – consentirà di «rinforzare la flotta di navi che operano sulla rotta Venezia-Estremo Oriente, attiva nel nostro porto da diversi anni e che non ha mai smesso di scalare a Venezia durante l’ultimo anno e mezzo, la cui rilevanza strategica è confermata dall’impegno delle compagnie della Ocean Alliance a garantire il servizio con frequenza settimanale».“