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Traghetti Calabria-Sicilia: l’Antitrust sente puzza di cartello… e spunta una soluzione sull’Ecobonus

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Per adesso sono timide e ancora incerte, ma sul meteo dell’autotrasporto siciliano sembra essere in arrivo una qualche schiarita. Per due ragioni legate essenzialmente all’ecobonus e ai traghetti sullo Stretto.
Per quanto riguarda l’ecobonus – che peraltro ovviamente interessa tutti i trasportatori, ma quelli siciliani in particolare – non si sa niente di certo, ma sta diventando sempre più concreta l’avvio di una soluzione concordata con la Commissione europea. Dettagli non ce ne sono, ma più di una voce farebbe indurre a pensare che l’attesa sta per finire.
Sull’altra gravosa questione del traghettamento sullo Stretto, invece, anche l’Antitrust ha sentito buzza di bruciato e adesso vuole indagare per capire se effettivamente le compagnie attive nel collegamento abbiano concordato i prezzi e di conseguenza ripartito il mercato. L’Antitrust spiega che la presunta intesa «avrebbe lo scopo di eliminare qualsiasi confronto competitivo, anche potenziale, tra gli operatori. Un ruolo determinante sarebbe attribuibile ai due operatori storici, Caronte&Tourist e RFI, che avrebbero raggiunto nuovi equilibri in grado di soddisfare le esigenze di entrambi e di bloccare attuali ed eventuali nuovi concorrenti minori».
Ricordiamo che, almeno rispetto al traffico passeggeri, negli ultimi tre anni i prezzi dei traghetti tra Calabria e Sicilia erano lievitati di ben il 150%. Cosa che evidentemente deve aver destato un qualche sospetto…

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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