A volte ritornano… Anzi, nell’autotrasporto italiano si potrebbe anche togliere «a volte»: i problemi, i confronti, le possibili soluzioni hanno, tendenzialmente, un tratto costante: sono immutabili. Soltanto che, a seconda delle stagioni, sfioriscono per poi tornare a rinascere. Un esempio fulgido di questo eterno ritorno è il «tavolo a tre», vale a dire quello che mette l’uno accanto all’altro il governo, i rappresentanti delle associazioni di categoria e quelli della committenza. È un classico a cui l’allora sottosegretario Bartolomeo Giachino ha fatto tanto ricorso verso la fine del 2010, nella convinzione che il settore avesse necessità di pacificare gli animi e incoraggiare il confronto tra le parti, troppo spesso delegato a un’aula di tribunale. E sempre Giachino con buona probabilità sarà uno dei protagonisti dell’ennesimo tavolo a tre «apparecchiato» per cercare di individuare le possibili modalità di riscrittura del’articolo 83 bis, prima ancora che la Corte di Giustizia europea e la Corte Costituzionale italiana lo sottopongano ai rispettivi esami.
L’idea – se così si può dire – di organizzare il tavolo è venuta fuori in un incontro «a due» dello scorso martedì 2 luglio, fortemente voluto da Unatras per discutere – a tu per tu con il governo – una lunga serie di questioni scottanti. E in quella sede è stata appunta espressa la disponibilità da parte dell’aggregazione unitaria dell’autotrasporto di iniziare un confronto con la committenza. E il sottosegretario Rocco Girlanda, affiancato da Bartolomeo Giachino in veste di consigliere del ministro Lupi ha colto subito la palla al balzo e, senza troppo indugio, ha cercato sul calendario una prima data possibile, individuata in mercoledì 10 luglio. Certo, si tratta di un primo incontro interlocutorio, ma sarà ugualmente importante per comprendere le posizioni in campo e il margine esistente per gestire e chiudere in tempi brevi una trattativa.
Anche perché il tempo, rispetto a questo governo, sembra assumere carattere aleatorio. O, per dirla ancor più sinteticamente, «del doman non v’è certezza». Al punto che alcune questioni che potrebbero costare troppa fatica finiscono per essere rinviate, posticipate, prorogate, tralasciate.
A proposito, ma chi è il sottosegretario con delega all’autotrasporto?
Trattative autotrasporto-committenza: il 10 luglio torna in scena il «tavolo a tre»
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