Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneLeggi e politicaTutto ciò che c'è da sapere sui contributi per l'acquisto di veicoli puliti e semirimorchi

Tutto ciò che c’è da sapere sui contributi per l’acquisto di veicoli puliti e semirimorchi

-

Ve li ricordate i fondi – per la precisione erano 15 milioni di euro – stanziati dal governo per finanziare gli investimenti ? Bene, adesso finalmente siamo in condizione di poterne usufruire. Negli scorsi giorni, infatti, prima (il 19 settembre) è stata pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto 3 luglio che definiva cosa e come comprare e poi, a stretto giro di posta, è arrivata anche la circolare esplicativa del ministero. Vediamo i contenuti, integrati, di questi due atti.

SEMIRIMORCHI
Quali acquisti sono finanziati
Viene finanziata l’acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di semirimorchi nuovi di fabbrica per il trasporto combinato ferroviario rispondenti alla normativa UIC 596-5 e per il trasporto combinato marittimo dotati di ganci nave rispondenti alla normativa IMO.
L’incentivo è pari al 20% dell’investimento con un tetto massimo di 4.500 euro; è pari invece al 25% dell’investimento con un tetto di 6.000 euro, qualora ricorra almeno una delle seguenti condizioni:
1) il mezzo è dotato di pneumatici di classe C3 (classe efficienza energetica da A ad E) equipaggiati con il sistema di monitoraggio delle pressione (TPMS);
2) contestualmente all’acquisto, viene radiato un rimorchio/semirimorchio con più di 10 anni di vita.

Cosa chiarisce il ministero
Innanzi tutto il ministero specifica che l’incentivo non è fisso, ma da calcolare nel 20% (o 25%) dell’investimento per singolo veicolo, con un tetto massimo di 4.500 o 6.000 euro. In sostanza, per ogni singolo semirimorchio l’impresa potrà ottenere anche meno di 4.500 euro, ma mai di più. Per esempio, in assenza di contestuale radiazione, un semirimorchio dal costo di 30.000 euro otterrà 4.500 euro di incentivo, pari al limite massimo incentivabile, nonostante il 20% dell’importo corrisponda a 6.000 euro. Invece, un semirimorchio dal costo di 20.000 otterrà 4.000 euro, pari esattamente al 20% dell’investimento.
In ogni caso l’incentivo viene aumentato del 10% in caso di PMI.
Inoltre, «la quantificazione del contributo sarà possibile soltanto con la dimostrazione dei costi effettivamente sostenuti». Di conseguenza nella domanda va indicato il costo sostenuto per l’acquisto su cui poi calcolare la percentuale del 20% o del 25% per ottenere l’incentivo.
Rispetto al riferimento alla normativa UIC , questa deriva soltanto da un’attestazione di conformità fornita dal costruttore e relativa proprio al rispetto di tale e di quella IMO relativamente al trasporto intermodale. Non basta cioè una dichiarazione di conformità pura e semplice, ma una vera e propria attestazione.
Con l’espressione «contestuale radiazione» si intende sia la rottamazione che la radiazione per esportazione. Inoltre, malgrado l’incentivo sia destinato soltanto all’acquisto di semirimorchi, la maggiorazione scatta anche in presenza di radiazione di un rimorchio.

VEICOLI DA 3,5 A 7 TON
Quali acquisti sono finanziati
Viene finanziato l’acquisto, anche mediante locazione finanziaria, di:
a) veicoli nuovi di fabbrica di massa complessiva a pieno carico da 3,5 a 7 tonnellate a trazione alternativa a gas naturale e biometano;
b) acquisizione, anche tramite locazione finanziaria, di autoveicoli nuovi di fabbrica adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 16 tonnellate a trazione alternativa a gas naturale e biometano.
In entrambi i casi gli acquisti devono essere avviati a partire dal 19 settembre 2014 e conclusi entro il 31 maggio 2015; il termine di conclusione degli investimenti è fissato al 30 novembre 2015 per i soli veicoli non dotati di omologazione alla data di pubblicazione del decreto.
Ovviamente, visto che parliamo di veicoli di costi molto diversi anche i contributi cambiano: per quelli fino a 7 arriva a 2.400 euro, per quelli da 16 ton sale a 9.200 euro.

Cosa chiarisce il ministero
Gli autoveicoli incentivabili sono solo quelli a trazione alternativa esclusiva e quindi alimentati o a gas naturale (compresso o liquido) o a biometano. Non rientrano nell’agevolazione, quindi, i veicoli «ibridi», alimentati cioè alternativamente a carburante tradizionale o a gas.
L’ammontare del contributo va calcolato sull’investimento al netto dell’IVA. Il contributo viene aumentato del 10% per le PMI, ma tale maggiorazione va determinata sull’importo del contributo così calcolato.
2.400 o 9.200 euro (nei due casi) rappresenta il 40% del sovra-costo stimato dal ministero per questa tipologia di beni.

Chiarimenti comuni a tutte le tipologie di beni
I beni strumentali – da immatricolare in Italia – non possono essere venduti e devono restare nella disponibilità del beneficiario per un periodo di 3 anni (fino al 31 dicembre 2017).
Per allargare il più possibile la platea di beneficiari la più ampia possibile, una singola azienda non può ottenere più di 500.000 euro, sommando tutte le tipologie di contributi.
Per poter accedere ai benefici l’impresa di autotrasporto merci deve essere iscritta al REN o all’Albo con veicoli fino a 1,5 ton.
I contributi sono erogabili fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Ragion per cui il ministero sarà notizia sul proprio sito internet dell’avvenuto raggiungimento del limite. Di conseguenza le domande presentate dopo tale data non saranno prese in considerazione.

Le domande, redatte utilizzando il modello reperibile sul sito del ministero dovranno essere spedite per raccomandata A/R o presentate a mano ai competenti uffici ministeriali (tali date faranno fede ai fini
della predisposizione della graduatoria) allegando copia del contratto di acquisizione dei beni da cui si evinca il prezzo pattuito.
In caso di contestuale radiazione di veicolo, va anche fornita la dichiarazione del demolitore o dichiarazione sostitutiva per l’avvenuta radiazione del veicolo per rottamazione o per esportazione; in ogni caso, dovrà essere allegata la dichiarazione sugli aiuti di Stato.

Al momento della presentazione della domanda, il ministero sottrarrà dai 15 milioni di fondo complessivo l’importo dell’incentivo relativo alla domanda ricevuta. Ovviamente si tratta soltanto di una precauzione, che non equivale a un automatico accoglimento della domanda.
L’espressione «contratto di acquisto» può anche significare «ordinativo di acquisto» e quindi valido come avente efficacia vincolante tra le parti.
In ogni caso perché le domande inviate esprimano tale valore di «prenotazione» è necessario che le stesse contengano:
1. una copia del contratto di acquisto o dell’ordinativo;
2. nel caso di investimenti che prevedano la maggiorazione del 25%, una dichiarazione di impegno ad ottemperare ad una delle due condizioni (pneumatici o radiazione);
3. una dichiarazione sostitutiva di atto notorio per ottenere la maggiorazione del 10% prevista per le PMI.
Se manca copia del contratto di acquisto o dell’ordinativo, la domanda è nulla.

i contributi ottenuti in virtù dell’analogo decreto relativo allo scorso anno non rientrano nel divieto di cumulo di cui si parla nel decreto, che scatta invece rispetto ad altri contributi ricevuti per le medesime tipologie di investimento per opera di altre Amministrazioni statali o locali.
Potranno essere accolte domande arrivate dopo la data di esaurimento delle risorse (31 maggio 2015) se, in conseguenza del rigetto di alcune domande, si dovessero liberare risorse già precedentemente «prenotate».

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link