La Firenze-Pisa-Livorno – anche nota come Fi-Pi-Li – o, meglio, il progetto di renderla autostrada e di consentire il transito dei camion dietro pagamento di un pedaggio, continua a suscitare polemiche e perplessità. Stavolta ad esprimerle è stata Assotir che ha incontrato i gruppi politici del Consiglio Regionale della Toscana per chiedere un’ulteriore istruttoria rispetto al progetto. Perché i proventi che potrebbero derivare dal pedaggio selettivo imposto ai soli camion a conti fatti equivalgono ad alcune decine di milioni di euro, quando invece per la messa in sicurezza e per l’adeguamento dell’infrastruttura ne servirebbero diverse centinaia di milioni.
Insomma, secondo l’associazione i conti non tornano e quindi la proposta di chiedere ai mezzi pesanti di versare un pedaggio per circolare sulla Firenze-Pisa-Livorno deve essere discussa ulteriormente, senza considerare che è anche ingiustificato chiedere di pagare un pedaggio prima di realizzare le opere necessarie. L’unica soluzione alternativa potrebbe essere quella di imporre un pedaggio universale a tutte le categorie di veicoli (e quindi non soltanto ai camion), ma questa ipotesi viene fermamente respinta dagli esponenti dei gruppi consiliari.
Anche se nel corso degli incontri, gli esponenti politici hanno comunque espresso dubbi sulla proposta, così come la maggior parte dei consiglieri della maggioranza ha condiviso le perplessità sul pedaggio selettivo e altri hanno espresso riserve sulla scelta di creare una società in-house dedicata – Toscana Strade Spa – cui affidare la gestione della Fi-Pi-Li. Ma siccome tutti i gruppi hanno concordato sulla necessità di approfondire l’istruttoria, Assotir ha depositato una richiesta di audizione alla 4° Commissione Consiliare (quella competente su su viabilità e trasporti), ma intende relazionarsi anche con la Giunta Regionale.