Tempi grami per fiere e convegni. Costretti a migrare sul digitale per continuare a trovare spazio e visibilità. È quanto sta facendo tra oggi e domani – 12 e 13 novembre – il Green Logistics Intermodal Forum, una due giorni di dibattito e di business con i leader del settore, visibili sulla piattaforma digitale della Fiera di Padova e dedicati allo sviluppo dell’intermodalità come strumento di sostegno dell’economia del Paese e alla logistica sostenibile.
Il titolo prescelto – «La logistica post Covid-19 “Ritorno al passato” o “resilienza trasformativa?» – pone una domanda complessa, considerando che la logistica, pur soffrendo inevitabili perdite nei volumi dei traffici, non si è mai fermata a livello nazionale e internazionale nei mesi del lockdown confermando nei fatti il ruolo strategico che svolge per il sistema economico e la tenuta sociale del nostro Paese. È però necessario riflettere sul futuro del settore e sugli interventi divenuti necessari alla luce dei nuovi scenari che la pandemia sta disegnando.
Nel corso della prima giornata si è tenuto il primo dei due convegni previsti – “Infrastrutture per l’Intermodalità del prossimo decennio- Progetti operativi per il completamento del sistema infrastrutturale italiano” – che ha visto la partecipazione dei principali protagonisti dell’intermodalità e della portualità italiana. E se Matteo Gasparato, neo presidente della UIR (Unione Interporti Riuniti) si è detto favorevole rispetto alla nuova legge in materia di interporti, attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, sperando che possa delineare un quadro programmatico ampio, in coerenza con i corridoi transeuropei di trasporto, Nicola Boaretti, direttore generale dell’Interporto Quadrante Europa ha sottolineato come, visto il ruolo strategico di porti e interporti per l’economia del paese, in grado di garantie collegamenti con il centro Europa anche quando il trasporto stradale rimane bloccato alle frontiere a causa della pandemia, sia necessario non farle passare in mani straniere, spostando altrove il luogo dove si definiscono le strategie globali della logistica
Claudio Ricci, AD di Interporto Campano, ha posto l’accento sulla necessità di investire in digitalizzazione per eliminare sprechi e inefficienze in modo da rendere il trasporto combinato non soltanto più sostenibile ma anche più economico. Tema ribadito pure da Riccardo Maria Monti, presidente di Interporto Sud Europa – Marcianise. Mentre Zeno D’Agostino, presidente della Autorità Portuale dell’Adriatico Orientale (Trieste e Monfalcone) ha riflettuto sulla necessità del sistema di disconnettersi, in caso di emergenza come l’attuale, dalle reti globali, senza perdere le connessioni fondamentali a sostegno l’economia. Una capacità di resilienza che la ferrovia e l’intermodalità stanno dimostrando di garantire.
Marco Spinedi, presidente di Interporto Bologna, ha auspicato la creazione di una regia che coinvolga tre amministrazioni Regionali (Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia), i Porti di Trieste e Venezia e gli Interporti di Verona, Padova e Bologna.
Marco Gosso, AD di Mercitalia, ha riferito dell’intensa attività della società che guida e di come, a fronte della flessione dei volumi in alcuni settori, altri hanno retto o addirittura, sull’internazionale, hanno fatto registrare una crescita. E si è quindi augurato che questa domanda canalizzato verso il servizi ferroviario non torni poi al tutto strada, anche a fronte dell’attuale eccesso di offerta di trasporto che si gioca molto sul fronte delle tariffe.
Dopo Pino Musolino, Commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Settentrionale (Venezia e Chioggia), che ha invitato tutti a fare sistema e a fare in modo che i 16 Porti italiani diventino giocatori di una stessa squadra, Sergio Gelain, presidente di Interporto Padova ha riscontrato come i risultati positivi confermati anche nei difficili mesi del Covid siano stati la conseguenza degli investimenti fatti in automazione e informatizzazione (gru elettriche a portale, binari da 750 metri, automazione degli ingressi stradali e ferroviari al terminal e speciali software di gestione delle movimentazioni).
Luigi Legnani, presidente di Fercargo, ha enfatizzato la necessità di rimuovere non soltanto i colli di bottiglia dell’infrastuttura, ma anche quelli di natura gestionale e normativa. E questo riguarda anche manovra, terminal e rotabili.
Infine Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ha posto l’accento sul fatto che, parlando di logistica si deve avere una visione come minimo internazionale perché «Rotterdam non serve solo l’Olanda e Amazon non consegna solo negli Stati Uniti».

Nel secondo appuntamento – «La Carta di Padova – insieme per una logistica Sostenibile» – è stato presentato il documento che tredici associazioni non solo della logistica hanno definito come piattaforma condivisa per avviare azioni comuni finalizzate alla reale sostenibilità ambientale, sociale ed economica del sistema logistico e trasportistico nazionale. Un manifesto che riconosce l’importanza per un impegno a favore di una logistica più sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico. Un documento che vuole contribuire fattivamente al dibattito pubblico e istituzionale inserendo la logistica, l’industria delle industrie, tra le opportunità per uno sviluppo sostenibile della politica industriale Italiana ed Europea.
La Carta è stata consegnata simbolicamente a un alunno di una scuola elementare del padovano

Ai convegni del Forum si aggiunge poi l’opportunità, durante tutta la due giorni, di stringere relazioni commerciali attraverso la nuova piattaforma, che consente a espositori e visitatori di vivere un’inedita esperienza online, totalmente personalizzabile.
Infine nello spazio digitale Green Logistics Innovation Village sarà possibile esplorare la proposta dell’ecosistema dell’innovazione e una selezione di prodotti e servizi di startup, per creare occasioni di network e di business tra realtà emergenti e player affermati. Dispositivi di tracciamento (e distanziamento), soluzioni di trasporto ecologico e modulare, intelligenza artificiale applicata ai trasporti e alla gestione del magazzino, una piazza virtuale per il noleggio di macchinari edili: prove tecniche di innovazione nella logistica. Sono alcune delle soluzioni che le startup protagoniste del Green Logistics Innovation Village propongono.
Durante la due giorni di Green Logistics Intermodal all’interno della piattaforma digitale sarà possibile esplorare le proposte delle dieci startup selezionate, visitare i loro spazi espositivi virtuali, dialogare con i founder, partecipare agli eventi in calendario e assistere alla finale dello Startup Award, alle 17.30 del 12 dicembre, con la selezione in diretta del vincitore.
Blue up, Coloombus, Ermes – X, Next, One Less Van, OOne, Pathlog, Rentmas, Simpool, Greenetica: questi i nomi delle realtà selezionate per il Village.
PER CONNETTERSI: https://greenlogisticsexpo.it/intermodal-forum/