La Cimpello-Sequals non è particolarmente trafficata. Di fatto è una superstrada che parte dalla A28 e, nei progetti per ora rimasti tali (seppure accelerati nelle ultime settimane), sarebbe dovuto arrivare fino a Gemona, per connettersi alla A23, garantendo due corsie per senso di marcia. Ma per ora si ferma a Sequals (Pn), dopo una trentina di chilometri circa, accontentandosi soltanto di due corsie totali. E proprio qui transitava nel pomeriggio di ieri un camion condotto da un autista di trent’anni residente in provincia di Pordenone ma di origini albanesi. Senonché, proprio al suo arrivo nei pressi di Sequals, è stato fermato dalla polizia locale Cellina Meduna per generici controlli. Però, quando gli agenti sono andati ad inserire il nominativo dell’uomo all’interno del database, subito è comparso una sorta di allerta: la patente di guida di cui era titolare era stata revocata nel lontano gennaio 2022. Quindi, per il codice della strada non gli era possibile mettersi al volante del camion. A quel punto, eseguite tutte le opportune verifiche, sono scattate le sanzioni previste dall’articolo 216 sesto comma del codice della strada, che si occupa proprio dell’ipotesi in questione. E più precisamente gli agenti hanno provveduto a eseguire il fermo del camion per un periodo di tre mesi e a sanzionare il suo conducente per 5.100 euro.
Le differenze tra sospensione, ritiro e revoca della patente
In realtà, a leggere le diverse cronache locali che riportano la notizia, si fa un po’ di confusione, perché in qualche caso di parla di ritiro della patente, in altri di sospensione, in altri ancora di revoca. Urge quindi fare chiarezza tra le diverse ipotesi.
La sospensione della patente è una sanzione amministrativa accessoria ad altre tipologie di sanzioni disposta dal prefetto, dalla motorizzazione o dall’autorità giudiziaria, per punire un autista che viene trovato a violare disposizioni rilevante del codice della strada. Tipico è il caso in cui la velocità con cui stava viaggiando superasse quella consentita per più di 40 km/h.
Il ritiro, invece, è un procedimento di cui si fanno carico gli agenti di polizia direttamente in una fase di controllo, laddove riscontrino delle violazioni da parte del titolare della patente del traffico che riscontrino irregolarità di natura procedurale o infrazioni tali da comportare anche la sospensione della patente. Il primo caso si verifica per esempio quando la patente mostrata in fase di controllo risulti scaduta, di modo che il ritiro vale fino a quando il documento non sarà rinnovato. Se invece gli agenti di polizia constatano per così dire in tempo reale una violazione di una norma che il codice della strada punisce con la sospensione, sono essi stessi a ritirare il documento fino a quando dura la sospensione stessa.
La revoca è una punizione più grave, perché può scattare o perché il titolare non è più in possesso dei requisiti psico-fisici necessari o perché non ha superato la revisione della patente. Ma in altri casi può essere disposta anche come sanzione accessoria al compimento di infrazioni stradali particolarmente gravi, quali la guida contromano in autostrada e il coinvolgimento in un incidente stradale da parte di una persona in stato di ebrezza. A quel punto per riavere la patente sarà necessario, nel primo caso, sottoporsi a una visita per accertare il recupero dei requisiti psicofisici, nel secondo caso bisognerà attendere almeno due anni (che diventano tre in caso di guida in stato di ebbrezza) affinché scada il provvedimento di sospensione.
