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Regno Unito: stop a triangolazioni, cabotaggio a vuoto e traffici intermodali per i vettori UE

Dall’inizio del 2023 i trasportatori europei perderanno una serie di diritti che fino a ieri erano riconosciuti dalla normativa comunitaria. Tra questi quello di prelevare merce oltremanica per poi consegnarla in un paese terzo rispetto al proprio, quello di effettuare spostamenti a vuoto ai fini di un trasporto di cabotaggio o di ricorrere a un trasporto combinato

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Il Regno Unito interrompe il cabotaggio. A partire dall’inizio del 2023, infatti, quando entreranno in vigore una serie di novità normative, conseguenza di un Accordo sul commercio e la cooperazione (TCA) siglato tra Unione europea e Regno Unito, i vettori di Stati membri dell’UE non potranno più effettuare operazioni di cabotaggio a vuoto quando entrano nel paese. E questa è un’ulteriore innovazione che si somma a quelle già introdotte che, rispetto alla normativa precedente al maggio 2022 (quando cioè era possibile svolgere un numero illimitato di operazioni di cabotaggio in un arco di tempo di 14 giorni), hanno previsto la possibilità di svolgere al massimo due viaggi in 7 giorni che partono dal momento della consegna del carico trasportato nel paese. Per i camion extra UE, invece, il divieto di cabotaggio è assoluto.
Ma non è tutto, perché i trasportatori europei perdono altri due importanti diritti finora garantiti dalla normativa comunitaria:

– quello di effettuare trasporti combinati, vale a dire alcune tipologie di trasporto intermodale in cui le merci sono trasportate nella stessa unità di carico o veicolo, facendo ricorso a due o più modalità di trasporto;
– quello di ritirare le merci nel Regno Unito per andare poi a consegnare in un paese terzo rispetto al proprio sfruttando, per tale triangolazione, la licenza comunitaria. Per poter effettuare tali triangolazioni è necessario disporre di un permesso rilasciato dalla Conferenza europea dei ministri dei trasporti (ECMT).

Queste modifiche alla normativa sono giustificate dal fatto che la normativa comunitaria non garantisce ai vettori britannici attivi nel territorio dell’Unione sufficienti condizioni di reciprocità.

Per ogni dubbio o chiarimento il Dipartimento di Stato dei Trasporti del Regno Unito invita a scrivere a questa mail:
freight@dft.gov.uk

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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