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Viaggia con patente falsa… ma non evita di alzare il gomito

Chi guida senza avere la patente o avendone una falsa magari cerca di non dare nell’occhio. Ma se al contrario ci si mette al volante di un camion con un tasso alcolemico superiore ai 2,7 g/l e non si riesce a far viaggiare il veicolo in maniera rettilinea, come si pensa di farla franca? È la cronaca di quanto accaduto ieri nei pressi di Jesi e che ha visto protagonista un autista cinquantenne serbo

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Per guidare un camion ci vuole una patente. Se uno non ce l’ha o ce l’ha contraffatta quanto meno cerca di essere discreto. Evita cioè di fare manovre in grado di attirare l’attenzione di altre persone. E invece il cinquantenne serbo che ieri pomeriggio, intorno alle 15.30 viaggiava lungo la SS76 della Val d’Esino, in direzione Ancona-Roma, non poteva non essere notato perché non riusciva a viaggiare in maniera rettilinea, seguendo al contrario un’andatura a zig-zag, un po’ di qua e un po’ di là. E per di più anche a una velocità sostenuta, in particolare quando è uscito dalla statale per prendere la direzione Jesi centro. In queste condizioni era inevitabile che qualcuno lo notasse e che quindi avvertisse la polizia stradale, nella fattispecie quella di Jesi, che presto si è messa sulle sue tracce e in tempi contenuti è riuscita a individuare il camion e a bloccare l’autista alla guida. 

Non serve sottolineare che le cose potevano andare peggio, se in effetti l’intervento non fosse stato tempestivo. E quasi non serve neppure riferire la ragione di quell’andatura così vivace e poco lineare: sottoposto all’alcol test l’uomo alla guida aveva un tasso alcolemico che superava i 2,7 grammi/litro. Ma ciò che veramente sorprende e che quando gli agenti sono andati a effettuare ulteriori controlli e sono partiti da quello più elementare – sì, quello espresso dalla richiesta «Favorisca patente e libretto» – si sono visti presentare un documento che già visivamente presentava qualcosa di sospetto. Poi avendo a disposizione quei dispositivi che consentono in modo elettronico – e quindi veloce – di verificare la veridicità di una serie di documenti, patenti di guida comprese, hanno potuto appurare molto in fretta che quel documento era contraffatto. E lì si sono fermati. Vale a dire hanno denunciato all’autorità giudiziaria l’autista cinquantenne per guida in stato di ebbrezza e per utilizzo di patente falsa. Un reato per cui si rischia oltre all’immediata confisca del veicolo – che in effetti è stato immediatamente sottoposto a fermo amministrativo – anche una sanzione amministrativa di 5 mila euro e nei casi più gravi una pena detentiva.

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