«Dato che l’Austria si ostina a centellinare i Tir al valico, in barba ai richiami della stessa Ue, perché non pensiamo, anche noi per contrastare l’inquinamento, di applicare un sovra-pedaggio per tutti i mezzi pesanti stranieri che entrano ed escono dall’Italia attraverso quel valico?». È l’idea che lancia, un po’ provocatoriamente, Paolo Uggè, vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio esattamente nel giorno in cui il nostro ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha scritto una lettera a quattro mani con il suo omologo tedesco, AndreasScheuer, per chiedere alla commissaria europea Violeta Bulc di fare pressioni sull’Austria affinché non applichi crescenti divieti di circolazione ai camion stranieri.
Uggè, infatti, seppure giudichi apprezzabile l’iniziativa, sottolinea come rischi di restare semplicemente una lettera, anzi – per meglio dire – «una lettera morta». E proprio per questo consiglia di passare dalle parole ai fatti, adottando appunto un sovra-pedaggio per i camion stranieri. Ma molto sornionamente il vicepresidente di Conftrasporto, mentre parla di vicende internazionali, getta anche uno sguardo sulle nostre beghe nazionali. Non sfuggirà, infatti, che nella discussione sulla ripartizione delle risorse statali “andata in onda” la scorsa settimana, la scarsità di quelle da destinare ai pedaggi erano stato un tema centrale e che in parte aveva costretto a rivedere l’entità di altre misure. E far pagare di più i camion stranieri finirebbe per incrementare le risorse. Peraltro, questa provocazione potrebbe incontrare il favore del viceministro Edoardo Rixi, il quale allo scorso Transpotec avevachiaramente espresso la necessità di rivedere la modalità per erogare lo sconto sui pedaggi autostradali legandoli alla nazionalità, visto che «chi contribuisce al pagamento delle infrastrutture italiane deve avere un vantaggio, mentre chi viene da fuori e crea inquinamento e insicurezza» è giusto che paghi maggiormente. Insomma, è giusto che subisca quel trattamento che oggi Uggè propone…