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Taglio del 100% dei contributi per chi assume autiste: domande dal 16 maggio

L’autotrasporto e ancor di più i «conduttori di veicoli» sono settori dove si registra una forte disparità tra i sessi. Il relativo tasso, per la precisione, è del 54,6% nell’intero settore e del 94,7% tra gli autisti. Ecco perché chi assume donne a tempo indeterminato si vede azzerati i contributi per un periodo che va da 12 a 24 mesi. Analoga misura, poi, viene estesa ai giovani fino a 35 anni

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Per le donne che vogliano lavorare al volante di un camion o per le aziende che abbiano interesse ad assumerle è un momento propizio, Il ministero del Lavoro ha pubblicato qualche giorno fa il decreto attuativo del Bonus Donne, adottato con decreto legge n. 60/2024 e convertito poi con legge n. 95/2024. Il Bonus consiste in un esonero totale, vale a dire del 100%, dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro fino a un massimo di 650 euro mensili per ogni lavoratrice assunta a tempo indeterminato. L’incentivo non è per tutti, ma soltanto per quei settori in cui si registra un tasso di disparità tra i due sessi superiore al 25%. Nel trasporto e nel magazzinaggio, stando alle statistiche pubblicate dallo stesso ministero del Lavoro, il tasso di disparità è del 56,4% (visto che ci sono com’è appunto il settore dell’autotrasporto in generale L’incentivo dura 12 mesi, ma per chi assume autiste per camion, visto che su 1,069 milioni di lavoratori, 836mila sono uomini e 233mila donne). Ma se si restringe la statistica ai soli «Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento», gli uomini diventano 636mila e le donne 17mila (ovviamente, di queste non tutte sono autiste, ma la quasi totalità) e quindi in percentuale rappresentano rispettivamente il 97,4% e il 2,6%, con un tasso di disparità del 94,7%.

La durata dell’incentivo è di 12 mesi, ma sale a 24 nel caso di donne prive di impiego regolarmente retribuito da 2 anni. Se invece lavoratrice viene assunta in un’azienda con sede in area Zes, il periodo privo di regolare retribuzione si accorcia a 6 mesi.

Il beneficio può essere applicato rispetto al periodo che va dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, ma per chi viene assunto in aree Zes il momento di inizio parte il 31 gennaio 2025. 

In ogni caso l’agevolazione non può superare il 50% dei costi salariali e il datore di lavoro non deve aver proceduto, nei 6 mesi precedenti all’assunzione, a licenziamenti individuali per giustificato motivo o licenziamenti collettivi.

Infine, le agevolazioni ricordate non sono cumulabili con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento.

I datori di lavoro interessati trovano tutti i dettagli nella Circolare INPS 12 maggio 2025, n.90. Per presentare la domanda dovrà usare un modulo che sarà disponibile online dal 16 maggio tramite la pagina «Portale delle Agevolazioni» in questo link 

Nello stesso decreto viene anche regolamentato un altro bonus, in parte analogo, ma dedicato ai giovani. In questo caso l’esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro fino a un massimo di 500 euro mensili e riguarda l’assunzione, fino a un massimo di 24 mesi, di giovani under 35 che non sono mai stati occupati a tempo indeterminato. Se la sede di lavoro o l’unità produttiva di impiego è ubicata in area Zes unica per il Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) l’importo massimo fruibile sale a 650 euro mensili.

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