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Il bilancio spiegato agli imprenditori/1

Ho un passato da autista e un presente (freschissimo) da padroncino. Quindi, non ho ancora dimestichezza con le diverse sezioni e, soprattutto, con le logiche con cui si redige un bilancio. Mi potrebbe spiegare in maniera sintetica a quali aspetti prestare attenzione?
Giuseppe O_Nuoro

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Il bilancio di esercizio si articola in tre sezioni:

  • Stato patrimoniale
  • Conto economico
  • Nota integrativa

Lo stato patrimoniale rappresenta la storia dell’azienda. Il conto economico rappresenta, invece, l’andamento del singolo anno a cui il bilancio si riferisce. La nota integrativa è il documento, più descrittivo, in cui l’imprenditore entra nel merito dei numeri contenuti nello stato patrimoniale e nel conto economico.

Lo stato patrimoniale è formato da attività e passività che spesso vengono rappresentate in due sezioni contrapposte: attivo e passivo.

STATO PATRIMONIALE SINTETICO
ATTIVO
A) Crediti vs Soci 0
S
S
S
B) Immobilizzazioni 2.460.000
I) immobilizzazioni immateriali 260.000
II) immobilizzazioni materiali 2.200.000
III) immobilizzazioni finanziarie 0
C) Attivo circolante 1.314.260
I) rimanenze 890.000
II) crediti 400.000
III) attività fin. non immobilizzate 0
IV) disponibilità liquide 24.260
D) Ratei e risconti 5.740
S
TOTALE ATTIVO 3.780.000
S
PASSIVO
A) Patrimonio netto 1.980.000
I) Capitale sociale 1.500.000
II) Riserve 300.000
III) Utile 180.000
B) Fondi e per rischi e oneri 57.800
S
S
S
C) Trattamento di fine rapporto 587.000
S
S
S
S
D) Debiti 1.141.950
E) Ratei e risconti 13.250
TOTALE PASSIVO 3.780.000

L’attivo è costituito essenzialmente da immobilizzazioni e attivo circolante.

Le immobilizzazioni sono rappresentate essenzialmente dai cespiti ovvero da immobili, attrezzature, impianti, macchinari, software. Si tratta, pertanto, di attività che rimangono in azienda per un periodo di tempo più lungo e che non sono destinate alla vendita, bensì a un utilizzo finalizzato alla produzione dei ricavi.

L’attivo circolante, invece, è costituito da attività a più veloce rotazione, quali rimanenze di magazzino, crediti e disponibilità liquide (cassa e banca).

Il passivo è costituito dai debiti certi (debiti e trattamento di fine rapporto) o potenziali (fondo rischi).

La differenza tra le attività e le passività dell’azienda costituisce il patrimonio netto.

Il patrimonio netto rappresenta, pertanto, la ricchezza accumulata negli anni dall’azienda. Tale ricchezza è costituita dal capitale sociale che gli imprenditori hanno conferito al momento della costituzione e dalle riserve accumulate nel corso degli anni. Un patrimonio netto elevato è pertanto indice di buoni risultati conseguiti (utili di esercizio) o di grande disponibilità dei soci che hanno conferito capitale. Dal momento che il patrimonio netto è costituito dalla differenza tra attività e passività, a parità di condizioni, il suo incremento comporta una riduzione delle passività ovvero dell’indebitamento dell’azienda.

CONTO ECONOMICO SINTETICO
A) Valore della produzione 2.930.723
B) Costi della produzione 2.628.323
A-B 302.400
C) Proventi e oneri finanziari -42.000
D) Rettifiche di attività finanziarie 0
E) Proventi e oneri straordinari* 62.012
= Risultato prima delle imposte 322.412
– Imposte 142.412
= Utile 180.000

*nell’ultima versione dello schema di bilancio, la voce E del conto economico è stata soppressa

Il conto economico rappresenta i ricavi e i costi che l’impresa ha realizzato nel corso dell’anno. Il risultato finale di conto economico confluirà nel patrimonio netto, incrementando (o decrementando in caso di perdita) la ricchezza accumulata dall’azienda nel corso degli anni.

I ricavi e i costi della gestione caratteristica dell’azienda sono compresi rispettivamente nel valore e nei costi della produzione, ovvero la “parte alta” del conto economico. Nella “parte bassa”, invece, ci sono i componenti positivi e negativi delle gestioni residuali, quali la gestione finanziaria (interessi attivi e passivi), la gestione delle rettifiche di valore (rivalutazioni o svalutazioni) e la gestione delle imposte dell’esercizio.

La nota integrativa è un documento a corredo dello stato patrimoniale e del conto economico che viene redatto al fine di dare maggiori dettagli e spiegazioni ai valori numerici rappresentati dai primi due documenti. Nella nota integrativa, pertanto, l’imprenditore ha la possibilità di dare rilievo non solo ai dati quantitativi ma anche agli aspetti qualitativi.

Per adesso, caro lettore, mi limito a descrivere la composizione del bilancio. Nel prossimo numero completerò la risposta fornendo alcuni spunti per una corretta lettura e analisi.

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