Basta uno smartphone, qualche dispositivo di rilevazione e tanto cloud per rivoluzionare la gestione degli pneumatici di un’azienda di trasporto. O almeno questa è l’intrigante idea di Michelin contenuta nel suo nuovo programma “Michelin Tire Care”. Si tratta di tre soluzioni informatiche che – negli obiettivi del costruttore francese – permetteranno una migliore gestione del parco gomme e notevoli risparmi di denaro e di tempo.
Michelin Tire Care è già stata testata negli USA e lo sarà a breve in Brasile e Russia e poi in Europa. Michelin parla di ‘manutenzione predittiva’, ovvero che cerca di anticipare quali potrebbero essere i guasti e i problemi e opera per prevenire il loro verificarsi. Perché una svolta digitale dei servizi di assistenza? Da una ricerca svolta presso i clienti della casa francese, emerge che ben un terzo dei guasti che riguardano un veicolo industriale interessa gli pneumatici e, di questi, ben 9 su 10 sono causati da difetti di pressione o di gonfiaggio. E non si considera spesso che un 10% di pressione in meno comporta un consumo di gasolio superiore dell’1%.Tutte indicazioni che fanno capire come un controllo minuzioso dello stato degli pneumatici riduca gli inconvenienti e aumenti la loro vita utile. Da qui l’idea di soluzioni ‘digitali’ , differenziate in base alle dimensione della flotta.
TIRELOG – Si parte dalle piccole imprese, fino a una ventina di veicoli, cui il costruttore transalpino propone TireLog. È in sostanza un taccuino digitale sotto forma di app, scaricabile gratuitamente. Con Tirelog si possono immagazzinare e ordinare in modo rapido e veloce le informazioni sugli pneumatici su un qualsiasi smartphone o tablet Android o Apple. L’immissione dei dati viene fatta manualmente (anche se non si esclude l’automazione in un non lontano futuro). Il gestore del parco inserisce i dati del veicolo e degli pneumatici montati o in magazzino e, ogni volta che svolge un controllo, riporta le informazioni in TireLog, creando così una banca dati di tutte le coperture usate in azienda.
ICHECK – Per le grandi flotte tra i 100 e i 150 veicoli e con officina esternalizzata, la soluzione proposta è iCheck, un servizio venduto con abbonamento mensile. Attraverso un congegno che rileva la pressione, la temperatura e lo spessore del battistrada di ogni pneumatico, si ricavano dati che vengono inviati a uno smartphone tramite Bluetooth e da questo al cloud. Si tratta di un prodotto pensato per la diagnostica in officina, che consente un sicuro risparmio di tempo (per controllare un autocarro a due assi con ruote gemellate posteriori abbiamo cronometrato 5 minuti). La manutenzione è più efficiente e i costi si abbassano. Michelin fa l’esempio di una flotta di 300 veicoli che, con questo sistema, ridurrebbe la spesa di 55.800 euro.
IMANAGE – Progettato per flotte di oltre 100 mezzi e con manutenzione interna. iManage permette di ridurre l’ispezione degli pneumatici a pochi secondi, grazie a un rilevatore di pressione, temperatura e spessore battistrada e a un tag Rfid montato sullo pneumatico, memoria a vita intera – e anche dopo col ricostruito – della gomma. Le informazioni sono immediatamente disponibili in forma analitica al manutentore e in forma sintetica al gestore della flotta. Tali dati permettono di tenere sotto controllo in tempo reale tutte le coperture, rilevando in tempo pressioni scorrette, spessore insufficiente del battistrada o possibilità di guasti. È un servizio pensato per il trasporto pubblico e le flotte di autobus (che possono utilizzare già adesso pneumatici con il tag RFID inserito di default), ma che in teoria potrebbe adattarsi anche a flotte di camion con l’applicazione di una patch che svolge lo stesso compito del rilevatore RFID su gomme già in uso dell’azienda.