Un’analisi svolta dall’ASAPS – l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale –su tutto il territorio nazionale fa emergere che automobilisti italiani mentre si trovano alla guida sono soliti impiegare il tempo in modi diversi, ma uno emerge fra tutti: parlare e messaggiare con il telefono cellulare.
Il monitoraggio, che rientra nell’ambito della campagna di sensibilizzazione lanciata dall’ASAPS qualche mese fa dal titolo “Un messaggio a volte accorcia la vita”, ha coinvolto decine di volontari dell’ASAPS che si sono piazzati su alcuni incroci tra i più trafficati in alcune città prese in esame, come: Arezzo, Benevento, Bologna, Busto Arsizio, Cesena, Firenze, Forlì, La Spezia, Marcianise, Milano, Monselice, Napoli, Palermo, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Torino, Trento e altre ancora nei mesi di novembre e dicembre.
I conducenti osservati sono stati complessivamente 32.650 e di questi i “telefonisti” sono stati 4.048, pari a una percentuale del 12,4%; detto altrimenti, 1 conducente ogni 8 utilizza il telefono cellulare per comunicare a voce con altre persone o attraverso i vari servizi di messaggeria.
Dei 4.048 guidatori colti al telefono, 3.057 sono risultati di sesso maschile (pari al 75,5%) e 991 (24,5%) di sesso femminile, il 29% è risultato essere utilizzatore nella prima fascia oraria (dalle ore 8 alle ore 9), il 35% nella seconda (dalle 12 alle 13) e il 36% nella terza (dalle 18 alle 19). Il 22% (cioè oltre uno su cinque) si trovava fermo al semaforo rosso.
Per quanto riguarda la ripartizione in aree geografiche, l’utilizzo del cellulare alla guida è prevalente al Nord (1.710 conducenti, pari al 42,2%), seguito dal Centro con 1.186 “telefonisti” (il 29,3%) e dal Sud con 1.152 (pari al 28,5%).
Insomma, dalle Alpi al Canale di Sicilia, gli automobilisti italiani pare proprio che non rinuncino al “piacere” di comunicare e persino a messaggiare con l’apparecchio cellulare.
Peccato che l’indagine dell’ASAPS non abbia potuto fornire ulteriori spunti di riflessione, ma il presidente dell’associazione, Giordano Biserni, ha già stabilito che il prossimo monitoraggio riguarderà i conducenti di veicoli destinati al trasporto collettivo. “Una prima idea ce la siamo già fatta – ha affermato Biserni – in quanto i nostri rilevatori, pur concentrandosi prevalentemente sul dato complessivo, hanno potuto notare una certa e frequente abitudine fra i conducenti di autobus e pullman di linea a telefonare durante il trasporto degli utenti”, pratica oggi vietata dal codice stradale ma che era permessa fino a qualche anno fa. Il monitoraggio sarà sviluppato nei prossimi mesi, quando al termine della stagione invernale apparirà più facile “osservare” gli autisti e tracciare l’ennesimo identikit del pericoloso “telefonista della strada.”
Un ultimo appello dell’ASAPS per il prossimo capodanno: “non facciamoci prendere dalla smania di spedire o leggere i messaggini augurali alla guida – dice il presidente dell’ASAPS Giordano Biserni – visto che in una giornata normale se ne lanciano in Italia circa 260milioni. Aspettare di essere giunti a destinazione non significa certo venire meno al dovere di cortesia.” Un appello che vale per ogni categoria di autisti.
ASAPS: il 12,4% degli italiani usa il telefono mentre guida
-