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Iveco Stralis SL, leggero… sul bilancio

Si chiama Super Light il veicolo che Iveco dedica al trasporto petrolifero. 550 kg in meno grazie ad accorgimenti che lo rendono più "light" sia sul peso sia sul bilancio aziendale visto che può alleviare i conti fino a 16.000 euro l'anno

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Un veicolo, per essere il più efficiente possibile, va tagliato come un abito sulle esigenze di chi lo utilizza. Prendiamo il trasporto di carburante alla rete: qui il PTT dei veicoli è di 414 q, mentre la portata a pieno carico arriva a 315 q. Per sfruttarla tutta, la tara dell’accoppiata trattore-cisterna non può andare oltre alla differenza tra questi due valori, vale a dire ai 125 q. Ora, negli anni i produttori di cisterne cono arrivati a contenere la tara sotto i 6.000 kg. Così il trattore ottimale va tarato in una forchetta tra i 6.500 e i 6.700 kg. Se va più su, si limita la capacità di carico e quindi il fatturato.

Per verificare questo assunto bisogna calare i numeri nella realtà. Per farlo ci siamo recati al Consorzio Autocisternisti Mestre che da oltre 50 anni trasporta prodotti chimici e petroliferi, compresi i carburanti destinati alla rete, una realtà che nel tempo ha giocato le carte vincenti di ottimizzazione ,diversificazione e ampliamento del servizio.
«La diversificazione – ci spiega Luciano Gallan, presidente di Cam –ha comportato l’ingresso in nuovi settori, l’ampliamento ci ha portato a offrire servizi aggiuntivi ad alcune società petrolifere, come per esempio quello di routing, che comprende ricezione ordini, gestione incassi e tanto altro, l’ottimizzazione ci ha indotto a lavorare sul contenimento dei costi in modo da non tagliare le spese rischiando di ridurre l’operatività, ma cercare di fare quanto e di più di prima utilizzando strumenti più efficienti, in grado di generare risparmio».
Così, visto che tra i 6 veicoli di proprietà del consorzio c’erano alcuni Iveco Stralis equipaggiati con Cursor 10 da 450 cv che fermavano la bilancia a 7130 kg (rispetto a uno standard di 7290 kg), al CAM si sono convinti che fosse meglio acquistare qualcosa di più “light”. E in una realtà dove circa la metà dei 109 veicoli in parco è Iveco, la scelta si è indirizzata nuovamente su questo marchio.
In effetti, questo rapporto è conquistato innanzi tutto grazie a motorizzazioni che già con basse cilindrate sprigionano cavalli adeguati. È stato così con il Cursor 10 EEV, da 460 cv e cambio automatizzato Eurotronic a 12 rapporti ma lo sarà ancor di più con gli euro 6 dove la cura imposta dall’Hi-eSCR ai Cursor, ha fatto lievitare le potenze, rendendole disponibili anche con cilindrate più basse. Così, al posto del 10 litri, compare un Cursor 11 che si spinge fino a 480 cv con coppia da 2250 Nm. E a scalzare il Cursor 8 arriva un Cursor 9 in grado di salire alla soglia record di 400 cv con 1700 Nm di coppia.
Ma la ricerca della leggerezza non si esaurisce con la catena cinematica. Perché in Iveco hanno dedicato al settore un veicolo specifico, chiamato Stralis SL (Super Light) per il semplice motivo che sulla carta di identità, dietro alla scritta «tara», porta numeri eccellenti: 6430 kg per l’EEV; 6425 e 6755 kg per gli euro 6 equipaggiati rispettivamente con Cursor 9 e 11.
In tutti i casi si tratta di un veicolo quasi identico allo standard, ma che per scendere dai 7290 kg di peso iniziale è stato costretto a seguire una dieta: alcuni componenti sono stati sostituiti da altri realizzati con materiali più leggeri; qualche equipaggiamento non utile alla missione è stato tolto; alcuni sistemi di sicurezza ma poco incisivi sul peso sono stati aggiunti per evitare «giramenti di testa», come l’ESP, il misuratore di pressione degli pneumatici Wabco, il freno di stazionamento anteriore e lo strumento di misurazione carichi.
Tra gli ingredienti che hanno contribuito a “buttare calorie” ci sono: le ruote, proposte con cerchi in lega Alcoa con finitura diamantata (-102 kg) e con pneumatici /70 al posto dei /80 (-60 kg). I due serbatoi che tagliano 391 kg cambiando materiale e capienza: al posto di quello in alluminio per il gasolio da 600 litri (per missioni che si esauriscono in giornata, sono tanti), compare quello in plastica da 200 litri, mentre quello per l’AdBlue, di solito capiente 55 litri, si ferma a 40 litri. Altro ridimensionamento (-30 kg) è per le batterie, ridotte nell’amperaggio: 170 Ah anziché 220. Troppo pochi? No, perché l’amperaggio maggiore serve a far funzionare, per esempio, un riscaldatore ausiliario, utile a chi dorme in cabina. Ma in queste missioni la cosa è da escludere. Per il resto c’è il lungo elenco di mancanze composto da: ruota di scorta e supporto che la sorregge al telaio (-114 e -25 kg), scaletta per salire sul retro cabina (-15 kg), martinetto (-11 kg), visiera parasole (-10 kg). Gancio di manovra (-5 kg) e calzatoie con i relativi supporti (-10 kg) sono forniti sciolti.
Di Stralis SL il CAM ne ha acquistati diversi dalla Stefanelli di Cazzago di Pianiga (VE) in versione EEV, altri due arriveranno tra poche settimane in versione euro 6.
«Ogni esigenza richiede il giusto abito – spiega sempre Galan, così – sia per poter sfruttare la macchina un domani anche per altre missioni, sia per salvaguardare meglio negli anni il suo valore residuo alla cabina corta si è preferita la media con cuccetta, il serbatoio è stato portato a 300 litri e l’aletta parasole è stata lasciata al suo posto». Alla fine tutto ciò ha incrementato il peso di 95 kg, fino a portare la tara a un accettabile 6.525 kg.
Queste sottrazioni, che abbattono il peso dello Stralis di 550 kg, hanno portato i consumi a raggiungere la media di 3,8 km/l, ottenuta viaggiando con il limitatore sugli 80 km/h, contro la media precedente di 3,3 km/l. Media che andrà conservata per i 170.000 km che il veicolo percorre in genere in un anno, viaggiando su doppio turno (con due autisti). La differenza tra prima e dopo la dieta, quindi, è di circa mezzo litro che, moltiplicato per i litri necessari a coprire i 170.000 km, genera un risparmio di circa 9.000 euro.
A questo risparmio di costi, va aggiunto l’incremento di fatturato determinato dalla maggiore capacità di carico che vale circa 7.000 euro.
Sommando il tutto, la leggerezza dello Stralis SL vale intorno ai 16.000 euro. Cifra da aggiornare una volta che sarà disponibile il costo di manutenzione, non ancora a registro visti i pochi mesi di vita del mezzo.

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