Nel 2018 il trasporto merci ha rallentato la sua crescita. Lo si deduce dal rapporto dell’Osservatorio Congiunturale Trasporti di Confcommercio, realizzato in collaborazione con Conftrasporto. La crescita generale rispetto all’anno precedente è infatti dell’1,9% contro il +3,4% del 2017 e il +4,1% del 2016.
Per quanto riguarda le singole modalità di trasporto, nell’anno passato si è mantenuta stabile la crescita del trasporto su strada (+3%), sebbene con percentuale leggermente inferiore a quella registrata nei due anni precedenti (+3,8 nel 2016 e +3,3 nel 2017). Si rafforza il trasporto ferroviario (+3,3%), anche se l’aumento è un terzo di quello del 2017 (+11,5%), mentre quello via mare arretra addirittura dello -0,2%, confermando la discesa dopo un 2017 deludente (+1%). Tiene botta il cargo aereo (+0,7%), anche qui però in netto calo rispetto all’anno precedente, dove era al 9,2%.
«È evidente la coerenza tra l’andamento degli indicatori globali dei trasporti e quello dell’attività economica – spiega poi il report – Il 2018 si presenta come un deludente anno di ripiegamento del tasso di crescita, con un Pil fermo a meno dell’1% contro il +1,5% del 2017. La crescente internazionalizzazione dell’economia italiana richiederebbe più trasporti, ma la frenata economica complessiva blocca sul nascere la nuova domanda potenziale di logistica e mobilità».
Per Confcommercio si conferma decisivo il ruolo del trasporto merci su strada, che assicura la movimentazione di oltre il 60% del valore della merce trasportata in Italia, anche se «dalla seconda parte del 2016 le attese degli operatori dell’autotrasporto continuano ad essere stazionarie e orientate negativamente». Nel complesso, la quota dei pessimisti supera infatti quella degli ottimisti di oltre 30 punti percentuali assoluti. Tra difficoltà economico-finanziarie e recuperi di efficienza, per esempio sulla crescente taglia media delle imprese di autotrasporto, a fronte della riduzione complessiva del numero di aziende continua ad aumentare la quota di quelle organizzate in forme più evolute (società di capitali), dal 19% del 2016 al 22,3% del terzo trimestre del 2018.
«Si conferma – commenta il vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè – la necessità di una strategia d’intervento nazionale che promuova la crescita economica attraverso il miglioramento dell’accessibilità dei territori, il potenziamento delle infrastrutture e lo sviluppo dei servizi di trasporto, in ottica intermodale».