100 euro per evitare una sanzione per il sovraccarico. Un gesto costato caro all’autista di 42 anni di origini filippine perché gli agenti della polizia stradale di Seriate (Bergamo), ai quali aveva allungato quella sorta di mazzetta, lo hanno considerato un tentativo di corruzione e per questo lo hanno arrestato.
L’episodio è avvenuto giovedì 20 febbraio, presso il casello autostradale di Seriate, sull’A4, chiamati a effettuare controlli rispetto ai tempi di guida e di riposo dei conducenti di veicoli pesanti. Nel corso dell’operazione hanno appunto fermato il camion che trasportava alimenti surgelati condotto dall’autista quarantaduenne e, dopo aver controllato i documenti di trasporto, hanno deciso di condurlo a una pesa per appurarne il peso. E lì si sono accorti del sovraccarico. Non sappiamo a quanto ammontasse il sovraccarico, ma di certo doveva essere rilevante. Non certo entro il 5%, perché fino a quel punto viene tollerato, ma nemmeno entro il 10% perché in quel caso la sanzione parte da 41 euro per arrivare a 169 e quindi non avrebbe giustificato il gesto dell’autista. Più probabile quindi che fosse ancora maggiore, superando magari il 20 o addirittura il 30% quando la sanzione può raggiungere i 1.679 euro e comportare anche quattro punti di decurtazione sulla patente per l’autista.
Bisogna comunque precisare che il tentativo di corruzione non si è limitato soltanto nell’estrazione di una banconota dal portafoglio, ma è andato avanti in modo ripetuto e insistente per evitare in tutti i modi che gli agenti verbalizzassero quanto riscontrato. Gli agenti hanno invitato l’autista a lasciar perdere e di accettare la situazione, ma lo stesso conducente ha fatto un estremo tentativo prendendo la banconota e poggiandola sul parabrezza dell’auto degli agenti, i quali a quel punto, evidentemente indispettiti, hanno deciso di arrestarlo. Adesso l’autista dovrà comparire davanti al Tribunale di Bergamo chiamato a decidere se convalidare o meno l’arresto.