Fino a ieri l’LNG in Italia aveva un determinato prezzo condizionato anche dal trasporto, dal fatto cioè di arrivare da Marsiglia o dalla Spagna. Domani questa penalizzazione potrebbe venire a mancare, perché a partire dal 2021 aprirà a Ravenna un deposito di LNG, momento centrale per costruire una prima catena logistica integrata per la distribuzione su piccola scala di questo carburante. A volerlo sono due partner, Edison e Petrolifera Italiana Rumena (PIR), che hanno costituito la NewCo Depositi Italiani Gnl, con partecipazione rispettiva del 49 e del 51%. Il deposito, che dovrebbe darci una mano a raggiungere gli obiettividi riduzione della CO2stabiliti a livello europeo dalla direttiva Dafi. L’operazione ha richiesto un investimento di 100 milioni di euro, il deposito avrà una capacità di stoccaggio di 20.000 metri cubi di LNG, movimenterà ogni anno oltre 1 milione di metri cubi di gas liquefatto e sarà in grado di rifornire circa 12.000 camion e fino a 48 traghetti ogni anno. Edison, che provvederà a realizzare il deposito, utilizzerà in proprio l’85% della capacità, mentre il rimanente 15% sarà ceduta a terzi. Ha anche siglato con l’armatore norvegese Knutsen OAS Shipping un charter party agreementper mettere a disposizione la nave con 30.000 metri cubi di capacità con cui trasportare l’LNG ai depositi costieri.
PIR, invece, presente da anni sul porto di Ravenna, detiene l’area di Porto Corsini e quindi garantirà il diritto di superficie per l’uso dell’area e offrirà i servizi legati all’utilizzo della banchina e al ricevimento delle autobotti.
Secondo le previsioni e le analisi in disponibilità delle due società l’LNG sarà utilizzato nel 2030 da 280.000 camion.