Il Documento Unico (che dovrebbe inglobare al suo interno anche la carta di circolazione, diventando così un attestato contenente i dati inerenti la proprietà del mezzo e il suo stato giuridico) fatica a entrare a regime.
Tant’è che quella che doveva essere la data della sua entrata in vigore, il 31 marzo, è diventata la data di un’ulteriore proroga (disposta con il d.l. n. 10 del 31 marzo 2021). Stavolta fissata al 30 giugno.
Nei giorni precedenti Unasca, Anfia, Aniasa, Assilea, Federauto e Unrae avevano unitariamente richiesto la proroga dei termini poiché la migrazione verso il nuovo sistema digitalizzato anziché velocizzare le pratiche, una volta sottoposto a test ha dimostrato di richiedere al contrario un aumento dei tempi. Più precisamente, rispetto alle pratiche relative alle flotte aziendali l’incremento dell’attesa rispetto al sistema precedente è stat dal 40% al 60%.
«Il comune obiettivo è che il sistema funzioni pienamente fin da subito – afferma ANIASA – e che il processo immatricolativo sia già ben “oliato” quando il mercato ripartirà. Grazie alla proroga concessa anche a seguito degli appelli di ANIASA e delle altre associazioni dell’ automotive, abbiamo davanti tre mesi di lavoro e di confronto costruttivo affinché sia offerto un servizio utile a cittadini ed imprese».