Si chiama Seller Flex ed è un servizio che Amazon sta lanciando per riuscire a consegnare in due giorni molti prodotti presenti sulla sua piattaforma e venduti da commercianti terzi. La notizia, riportata da Bloomberg, non sarebbe di per sé nuova, visto che già due anni fa il colosso mondiale dell’e-commerce aveva avviato un piano simile in India. Ma stavolta il servizio interessa gli Stati Uniti e viene inaugurato a partire dalla costa occidentale per poi eventualmente estendersi altrove. La cosa interessante è però la strategia: quella di abbandonare o per lo meno di relativizzare il ricorso a corrieri terzi, quali UPS e Fedex, per gestire in proprio anche la consegna finale e quindi la copertura dell’ultimo miglio, soprattutto quando questo lavoro consiste anche nella raccolta dei prodotti presso i magazzini di commercianti che vendono sulla piattaforma di Amazon.
Anzi, sembra proprio che la maggiore flessibilità operativa derivante dalla gestione diretta delle consegne e il controllo dell’ultimo miglio, consentirebbe all’azienda di Seattle di risparmiare sui costi di trasporto potendo beneficiare di economie di scala derivanti dai consistenti volumi e di decongestionare così più velocemente i propri magazzini. In più potrebbe praticare maggiori sconti ai commercianti attivi su Amazon.com.
Questa strategia peraltro sarebbe coerente con quei progetti sperimentali avviati lo scorso anno e che prevedono la consegna diretta tramite droni.
Dall’universo dei corrieri ovviamente questa notizia è stata accolta in maniera un po’ fredda e preoccupata, sottolineando come la gestione dei trasporti, a maggior ragione su scala globale, incontri complessità su più piani, non ultimo quello infrastrutturale.