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Bolloré Transport & Logistics rileva quote e terminal della Necotrans

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Quando si dice Bolloré, almeno in Italia, si pensa a TIM, al tentativo di scalata di Mediaset e a uno dei gruppi più importanti del pianeta. All’interno di questo gruppo compare anche una società direttamente impegnata nel trasporto e nella logistica. Si chiama letteralmente Bolloré Transport & Logistics, è guidata da Cyrille, figlio di Vincent, è presente anche nel nostro paese con la Saga Italia, genera un fatturato consolidato di oltre 5,4 miliardi e dà lavoro a più di 30.000 persone a livello mondiale. Nelle ultime ore questo colosso ha messo a segno un colpo sensazionale rilevando una fetta importante (seppure minoritaria) di Necotrans, uno dei suoi principali concorrenti, attivo soprattutto in terra d’Africa. La Necotrans, infatti, che nel 2016 ha comunque fatturato 830 milioni di euro, è entrata in amministrazione controllata. Il gruppo Bolloré ha proposto un’acquisizione parziale al Tribunale Commerciale di Parigi che di fatto gli ha concesso il via libera. La cifra offerta da Bolloré ammonterebbe ad appena 3 milioni di euro, anche se non esistono conferme ufficiali da parte del management della società. In pratica con questa operazione l’azienda logistica del figlio di Bollorè entra nella gestione di un terminal e di centri logistici in Benin, in Cameroun, in Burkina Faso, in Senegal e in varie altre regioni. D’altra parte Necotrans è presente in 25 paesi africani e occupa tra Francia e Africa 4.000 persone. Bolloré Transport & Logistics conta di salvarne 71 in Francia e 260 in Africa, anche se sulla carta l’offerta appare alquanto insufficiente.

La stampa francese riferisce che l’offerta di Bolloré sarebbe in realtà parte di un’offerta globale portata avanti insieme ad altre tre società indicate in African Ports & Corridors Holding (Apch), il gruppo marocchino Premium e il gruppo Privinvest dell’uomo d’affari franco-libanese Iskander Safa

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