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MSC battezza a Trieste la sua più grande portacontainer di sempre

La MSC Nicola Mastro è lunga 399 metri, larga 61,5 e pesca per 17 a pieno carico. Ma soprattutto può trasportare più 24 mila teu, di cui circa 2.000 a temperatura controllata. Ma Gianluigi Aponte, presidente del gruppo MSC pone l’enfasi soprattutto sull’anima verde della nave, in grado di contenere le emissioni con innumerevoli sistemi

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Si chiama MSC Nicola Mastro ed è la più grande portacontainer che sia mai giunta nel porto di Trieste. Ma in realtà se si tengono in considerazione i suoi 399 metri di lunghezza, i 61,5 di larghezza, i 17 metri di pescaggio a pieno carico e soprattutto gli oltre 24 mila teu che riesce a trasportare – di cui circa duemila a temperatura controllata – ci si rende conto che questo mega-cargo è anche tra le maggiori portacontainer al mondo. Anche se Gianluigi Aponte, presidente del gruppo MSC, rende a evidenziare in particolare l’anima ambientale della MSC Nicola Mastro, sottolineando che «appartiene a una nuova generazione di unità portacontainer capaci di assicurare alle aziende di tutto il mondo, grazie ai servizi commerciali del Gruppo MSC, modalità di trasporto sempre più green lungo l’intera catena di approvvigionamento».

Tutti i dispositivi taglia-emissioni

D’altra parte, come viene chiarito dalla stessa compagnia, «la nave presenta tecnologie all’avanguardia dal punto di vista ambientale, vantando la più bassa percentuale di emissioni di gas serra per container trasportato, con emissioni di Co2 del 12% più basse rispetto alle soglie prescritte». Tra i dispositivi taglia-emissioni adottati, va segnalato in particolare un sistema ibrido di depurazione dei gas di scarico, un sistema di lubrificazione dello scafo ad aria e particolari sistemi antivegetativi per ridurre il livello di attrito con l’acqua in modo da contenere i consumi di carburante. In prospettiva, poi, è già concepita «per poter essere alimentata con carburanti green di ultima generazione che si dimostreranno essere efficaci per la propulsione marina e per la protezione dell’ambiente».

I numeri di MSC in Italia

La cerimonia triestina è stata anche l’occasione per MSC per tirare le somme del 2022, quando i teu movimentati all’interno di 19 scali italiani hanno raggiunto la soglia degli 1,8 milioni di teu, mentre quelli che sono stati fatti viaggiare su strada o su ferrovia sono stati 773mila teu. In complesso le portacontainer in disponibilità della compagnia sono 760 e 70 i terminal, 12 dei quali in Italia. A tal proposito il Trieste Marine Terminal ha lavorato lo scorso anno 585 navi, movimentando 756mila teu. Scesi dalle navi 221 mila di questi teu sono saliti su 3.725 treni.

Dove l’acqua incontra il ferro

È un aspetto, questo, a cui ha dato particolare enfasi il presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, Zeno D’Agostino, che dopo aver ricordato la necessità per il porto di avere una banchina più lunga, gru molto più potenti e un terminal più strutturato, ha aggiunto che «serve tutta la componente di capacità di inoltro delle merci a livello terrestre, quindi ferrovia». E qui ha ricordato che il terminal triestino «già oggi fa il 52% di gestione del traffico terrestre via ferro: probabilmente è un record mondiale, non conosco altri terminal in Europa e nel mondo che raggiungono una quota così ampia di utilizzo della ferrovia».

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