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Camion elettrici, l’Europa ribadisce l’azzeramento dei pedaggi fino al 2031

Dalla fine del 2025 la disposizione dell'Unione europea di esentare i camion elettrici dai pedaggi autostradali dovrebbe decadere. Ma adesso il Parlamento ha già approvato una proroga, che deve essere approvata dal Consiglio. C'è un però: la modalità applicativa, poi, è rimessa ai singoli Stati. E ognuno fa a modo suo....

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Buone notizie per chi produce veicoli elettrici e fatica a convincere le aziende ad acquistarli: il Parlamento Europeo ha approvato a larga maggioranza (458 voti favorevoli, 182 contrari e 11 astensioni) la proposta della Commissione di prorogare fino al 30 giugno 2031 l’esenzione dai pedaggi autostradali per camion e autobus elettrici.

Una mossa che punta dritta verso la transizione ecologica nel settore dei trasporti pesanti. L’obiettivo dichiarato è di stimolare gli investimenti nei veicoli elettrici e contribuire alla riduzione del 43% delle emissioni di CO₂ dei mezzi pesanti entro il 2030, in linea con gli impegni climatici dell’Unione Europea.

Un aiuto concreto alle imprese green

Attenzione, però, perché l’esenzione non è prevista come automatica, ma rimessa alla discrezione degli Stati membri, che dovranno comunque rispettare i criteri previsti dalla direttiva Eurovignette (e quindi parametrare il livello dei pedaggi con quello delle emissioni inquinanti). Attualmente, però, solo due Paesi applicano già un’esenzione totale, mentre gli altri si limitano a sconti parziali. Un quadro ancora molto frammentato e soprattutto in movimento.

«Vogliamo creare le condizioni giuste per sostenere le aziende europee e premiare chi sta guidando la transizione verso un’economia a basse emissioni» ha dichiarato Apostolos Tzitzikostas, Commissario europeo per i Trasporti Sostenibili e il Turismo.

Il messaggio è chiaro: se il futuro del trasporto su gomma è elettrico, è giusto che chi ci crede oggi venga sostenuto anche economicamente. E i pedaggi azzerati possono fare la differenza, specie per le aziende più piccole, chiamate a sostenere un investimento nell’acquisto di veicoli che comunque, rispetto ai diesel, possono costare circa il triplo.

Un rischio scongiurato per il 2026

Fino a oggi, l’esenzione dai pedaggi era garantita solo fino a fine 2025. Senza un intervento normativo, dal 1° gennaio 2026 anche i camion elettrici sarebbero tornati a pagare. Con il via libera del Parlamento, si evita quindi un passo indietro anche perché almeno per ora non ha ottenuto forti riscontri.

Ma la partita non è ancora chiusa: ora tocca al Consiglio dell’UE approvare definitivamente la proroga. Se il testo passerà anche lì, ogni Stato dovrà recepirlo e decidere come applicarlo.

Verso una “vignetta europea” per tutti?

Il settore chiede da tempo regole più uniformi. L’ACEA – l’associazione dei costruttori europei – ha accolto con entusiasmo la notizia, definendola «un passo decisivo verso un trasporto su strada a impatto climatico zero». Ma ha anche rilanciato: serve una regolamentazione unica per tutti, magari con una «vignetta europea» valida ovunque, per evitare disparità e garantire una concorrenza leale.

Il segnale politico dell’Europa è forte: chi punta sull’elettrico non verrà lasciato solo. Ma perché l’esenzione abbia un vero impatto, dovrà essere adottata con coerenza da tutti i Paesi membri.

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