Una community con uno scopo esplicito: portare la presenza femminile al 5% tra gli autisti e al 25% nell’intero settore del trasporto. Se lo condividete, aiutateci a raggiungerlo
Stravolgere la propria vita per inseguire il sogno di guidare un camion. No, non è la trama di un bel film, ma una storia di vita vera e, soprattutto, una storia di coraggio e determinazione. È la storia di un’autista, Marta Bertazzo – “Lola” per chi la conosce e la vede a bordo del suo mezzo – che dopo quindici anni trascorsi a lavorare come grafica pubblicitaria ha lasciato tutto per ritrovare se stessa, in cabina
CARTA DI IDENTITÀ
NomeFrancescaCognomeMarchesinEtàquella giustaStato CivileseparataPunto di partenzaSusegana (TV)Anzianità di Servizio17 anniSettore di attivitàTrasporti navali, grande ristorazione e trasporto mobili
1) Come è...
CARTA DI IDENTITÀ
NomeMonikaCognomeKesselringEtàquella giusta!Stato CivileNubilePunto di partenzaVallecorsa (FR)Anzianità di Servizio25 anniSettore di trasportoTrasporto frigo prodotti ortofrutticoli
1) Sei stata sempre camionista?
No, dopo...
In Italia la percentuale di donne impiegate nei trasporti è del 21,9% e di queste solo una minima parte ricopre ruoli dirigenziali. Il tasso di disparità è alle stelle, ma è ora di “asfaltare gli stereotipi” grazie – anche – al Transport Innovation Gender Observatory
Un’officina meccanica di riparazione auto e autocarri. Officine Cucini – come anche il nome tradisce – nasce così, nei primi anni Sessanta a Barberino...
La presenza femminile nell’autotrasporto continua a crescere. Un esempio arriva dall’azienda catanese LCT che negli ultimi anni ha fatto della leadership femminile un proprio punto di forza.
Mancano gli autisti, si sa. E le donne, almeno in parte, potrebbero colmare tale lacuna. Una potenzialità che rischia di essere messa in crisi dalla pandemia, che ha cancellato solo nel 2020 oltre 99mila posti di lavoro al femminile, per lo più in settori quali il turismo (bar, ristoranti e alberghi) e il tessile (negozi di abbigliamento). La protagonista del nostro videocast si chiama Elisa Crivellari ed esattamente un anno fa lavorava proprio in un negozio di un noto brand di alta moda. Poi, quando ha chiuso per lockdown, ha deciso di prendere patente e CQC e di salire su un camion. Perché lo ha fatto? Con quali costi? Con quali esiti professionali?