Una community con uno scopo esplicito: portare la presenza femminile al 5% tra gli autisti e al 25% nell’intero settore del trasporto. Se lo condividete, aiutateci a raggiungerlo
Una carriera nel mondo delle spedizioni coronata, lo scorso novembre, dalla nomina a Segretario generale del Clecat, l’Associazione europea delle imprese di spedizioni internazionali,...
Attualmente ricopre l'incarico di segretario di FAI Umbria e dal prossimo 1 marzo subentrerà ad Andrea Manfron. Imprenditrice, l'azienda di famiglia è specializzata nel trasporto di animali vivi
Fino a sei anni fa era un’ambulante di frutta e verdura. Poi, dopo che supermercati sempre più diffusi hanno messo in crisi quell’attività , la vita le ha chiesto una strambata. Così, è salita su un bilico e ha indossato una maschera da dura. Ma dietro c’è tanta voglia di normalitÃ
Sempre meno donne, sempre meno autisti. Le quote rosa dell’autotrasporto, dopo un promettente aumento tra il 2018 e il 2019, sono tornate a calare, perdendo mille unità in termini assoluti nel 2020 e passando dal 2,1 al 2% del totale. Tra i conduttori di veicoli il tasso di disparità uomo-donna è del 96%, il più alto in assoluto. Diminuisco però anche gli uomini, sintomo che il problema della carenza di autisti è più reale che mai
Oggi guida un’azienda di successo, è presidente di CNA-Fita Abruzzo e vicepresidente nazionale della sezione Impresa Donna. Ma nella vita e nella carriera di Luciana Ferrone sono stati tanti i momenti difficili, resi tali da ragioni diverse. Compreso l’essere donna in un mercato altamente maschile. Tante prove rivelatesi una sorta di palestra. Per temprarsi e per imparare la giusta direzione di marcia
CARTA DI IDENTITÀ
NomeSilviaCognomeMartellottaEtà 50Stato CivilesinglePunto di partenzaLivornoAnzianità di Servizio27 anniSettore di attività Ferro e acciaio
Quando hai capito che il camion era la tua passione?
Sin...
Sì, anche questa tenace 39enne di Trento voleva il camion. Un sogno inseguito fin da bambina e messo a fuoco nel 2013 quando ha preso le patenti. Poi la doccia fredda: in Italia, fino a qualche anno fa, non c’era spazio per le donne autiste. O forse, mancava il coraggio. Quello con cui Paola è riuscita oggi a realizzarsi e a fare di una passione il proprio mestiere