Slitta di un anno lo stop per i veicoli Euro 5 imposto dalle regioni del Nord per allinearsi alla normativa ambientale. In più il divieto a partire da ottobre 2026 varrà solo nelle grandi città con un numero di abitanti superiore ai 100mila. È l’effetto di un emendamento approvato oggi dalla Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera che stanno esaminando il provvedimento, atteso per domani nell’aula di Montecitorio. Tra le novità più importanti per l’autotrasporto e la logistica, spuntano gli oltre 5 milioni di euro a favore della digitalizzazione dei corridoi per i trasporti eccezionali che dovrebbero collegarsi ad Ainop, l’archivio telematico delle opere pubbliche.
Le novità sulle soste
Vicino all’emendamento sulla variazione della normativa antimafia per l’autotrasporto (ne abbiamo parlato in un articolo alcuni giorni fa), compaiono minime le modifiche all’articolo 4 che introduce una nuova normativa per le soste dell’autotrasporto con un compenso orario elevato a 100 euro Le dopo i primi 90 minuti (leggi l’articolo qui). Un emendamento firmato da Maria Chiara Gadda (Azione Italia Viva) precisa che il concetto di veicolo va estesa anche al vettore (che attende), mentre un altro a firma della leghista Elena Maccanti estende l’esenzione di responsabilità rispetto all’imballaggio anche al subvettore che agisce in nome del vettore principale.
Gli eccezionali in Ainop
Firmato Fratelli d’Italia (Fabio Carmine Raimondo) l’emendamento sui corridoi per i trasporti eccezionali. Il Governo, quindi, torna su un argomento affrontato tante volte (anche la scorsa estate nella revisione del Codice della strada), ma mai risolto. La dote economica è di tutto rispetto: 500mila euro per il 2025, 3,5 milioni per il 2026, 1,2 milioni a partire dal 2027 e per gli anni a seguire da reperire su fondi dell’Economia che il Mit non ha utilizzato a pieno. Scopo? Digitalizzare con il collegamento all’archivio Ainop i corridoi per i trasporti eccezionali che verrebbero trattati come le opere pubbliche per le quali è richiesto l’inserimento dei dati nell’archivio gestito dal ministero di Porta Pia. La piattaforma “supporterà l’individuazione, l’inserimento e la validazione dei corridoi dedicati ai trasporti in condizioni di eccezionalità – si legge in una nota del Mit – L’Ainop verrà integrato con funzioni specifiche di pianificazione e monitoraggio dei transiti, garantendo uniformità e un controllo centralizzato delle procedure e dei flussi autorizzativi. Il sistema dovrà essere collegato con i sistemi telematici di tracciamento dei mezzi e di gestione della rete infrastrutturale e dei flussi di traffico utilizzati dalle società concessionarie e consentirà l’ottimizzazione dei percorsi fornendo una rappresentazione centralizzata dei transiti dei trasporti in condizioni di eccezionalità a beneficio della sicurezza della circolazione. Si attende un decreto ministeriale per le indicazioni operative.
Diesel Euro 5 in circolazione al Nord fino a ottobre 2026
Differito dal 1° ottobre 2025 al 1° ottobre 2026 il termine che prevede per le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna la limitazione strutturale alla circolazione delle autovetture e dei veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 ad alimentazione diesel di categoria “Euro 5”. Inoltre, la limitazione sarà applicata in via prioritaria alla circolazione stradale nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 100.000, anziché 30.000, abitanti. Inoltre, l’emendamento prevede che, decorso il termine del 1° ottobre 2026, le Regioni possono prescindere dall’inserimento della limitazione strutturale di questi veicoli nei piani di qualità dell’aria mediante l’adozione, nei piani, di misure compensative idonee a raggiungere livelli di riduzione delle emissioni inquinanti coerenti con i vincoli derivanti dall’ordinamento euro-unitario. Infine, se le Regioni lo riterranno necessario il termine può essere anche anticipato, ma a fronte dell’aggiornamento del piano di qualità dell’aria e la modifica dei provvedimenti attuativi.