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«Intervista» a ChatGPT: come sarà il trasporto di domani?

Questa volta è una macchina a fornirci i consigli di questa rubrica. Nel senso che abbiamo realizzato un’intervista «artificiale» con ChatGPT, il nuovo chatbot basato su un sistema sofisticato di AI. Il suo funzionamento è semplice: chiunque può «intervistarlo» ponendogli, in un’apposita interfaccia, domande sui più svariati argomenti e lui, grazie ad algoritmi avanzati di apprendimento automatico, è capace di generare risposte in pochi secondi. Ma come se la cava con le questioni reali dell’autotrasporto? È capace di indicare le soluzioni ai problemi complessi del settore? Abbiamo così messo alla prova il chatbot ponendogli alcune domande sulle sfide del futuro. Ecco cosa ci ha risposto.

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Ciao ChatGPT, secondo te quali saranno le evoluzioni tecnologiche che nei prossimi dieci anni coinvolgeranno il mondo dell’autotrasporto?

«Nel prossimo decennio, il settore dell’autotrasporto merci sperimenterà diverse evoluzioni tecnologiche. L’adozione dei veicoli a guida autonoma rivoluzionerà l’industria, con camion che utilizzano l’intelligenza artificiale e sensori per viaggiare in modo sicuro e coordinato. I droni avranno un ruolo significativo nella consegna di merci leggere, consentendo tempi di consegna più rapidi. L’elettrificazione dei veicoli guiderà la transizione verso una flotta più sostenibile, riducendo le emissioni di gas serra. L’Internet delle Cose (IoT) consentirà un monitoraggio avanzato dei carichi e delle condizioni dei veicoli in tempo reale, migliorando l’efficienza operativa. Le piattaforme digitali e i sistemi di gestione del trasporto (TMS) ottimizzeranno la pianificazione delle rotte, la gestione delle flotte e il monitoraggio delle spedizioni. L’integrazione di tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico e la blockchain miglioreranno la tracciabilità e la sicurezza delle operazioni. L’uso crescente di energie rinnovabili, come i pannelli solari sui camion, ridurrà la dipendenza dai combustibili fossili. Queste evoluzioni tecnologiche trasformeranno l’autotrasporto, aumentando l’efficienza, la sostenibilità e la sicurezza del settore».

In che modo le aziende dell’autotrasporto dovranno modificare la propria vision per essere competitive sul mercato?

«Prima di tutto, le aziende dovranno abbracciare l’innovazione tecnologica e investire in soluzioni all’avanguardia, come veicoli a guida autonoma, droni e logistica digitale. Sarà cruciale sviluppare competenze interne per gestire e implementare queste tecnologie in modo efficace. In secondo luogo, dovranno adattarsi alle crescenti esigenze di sostenibilità. L’integrazione di veicoli elettrici o l’uso di carburanti a basso impatto ambientale diventerà sempre più importante. Le strategie di gestione delle emissioni e la riduzione del consumo di carburante saranno priorità chiave per rimanere competitive. Inoltre, le aziende dovranno promuovere la collaborazione e la partnership. L’interconnessione tra diverse parti interessate, come fornitori, clienti e infrastrutture di trasporto, diventerà fondamentale per ottimizzare le operazioni e migliorare la catena di approvvigionamento. La creazione di reti solide e l’adozione di piattaforme collaborative miglioreranno l’efficienza complessiva. Infine, le aziende dovranno adattarsi rapidamente ai cambiamenti normativi e legali nel settore dell’autotrasporto, come regolamentazioni sulla sicurezza, restrizioni di accesso alle aree urbane e limitazioni ambientali».

Quali sono gli indicatori di business che un’impresa di autotrasporto merci dovrebbe monitorare costantemente?

«Ci sono diversi indicatori da monitorare per valutare le proprie performance e prendere decisioni informate. Ecco alcuni indicatori chiave:

  1. KPI operativi: questi indicatori misurano l’efficienza e la produttività delle operazioni di autotrasporto. Alcuni esempi includono il numero di consegne effettuate, i chilometri percorsi, il carico utile medio, il tempo di transito medio, il tempo di fermo dei veicoli e il carico a vuoto.
  2. Costi operativi: monitorare i costi operativi è essenziale per mantenere la redditività. È importante tenere traccia dei costi del carburante, dei pedaggi autostradali, delle manutenzioni dei veicoli, dei salari del personale, delle assicurazioni e di altri costi associati alle operazioni di autotrasporto.
  3. Margine di profitto: questo indicatore misura la differenza tra il fatturato generato dalle attività di autotrasporto e i costi sostenuti. Monitorare il margine di profitto aiuta a valutare la redditività complessiva dell’impresa e a identificare eventuali aree in cui migliorare l’efficienza o ridurre i costi.
  4. Customer satisfaction: misurare la soddisfazione dei clienti è fondamentale per valutare la qualità dei servizi offerti. Puoi utilizzare sondaggi, feedback dei clienti e indicatori come il tasso di ritorno dei clienti o la valutazione del servizio per monitorare la customer satisfaction.
  5. Sicurezza: la sicurezza è un aspetto cruciale nell’autotrasporto. Monitorare gli indicatori di sicurezza, come gli incidenti stradali, gli infortuni sul lavoro e il rispetto delle norme di sicurezza, può aiutare a identificare aree di miglioramento e a mantenere un ambiente di lavoro sicuro.
  6. Performance ambientale: misurare l’impatto ambientale dell’attività di autotrasporto è sempre più importante. Puoi monitorare indicatori come le emissioni di carbonio, l’uso di carburanti alternativi, l’efficienza del carburante e l’adozione di pratiche sostenibili per valutare la performance ambientale dell’azienda».

Marco Mancini
Marco Mancini
dottore commercialista e business coach
Scrivete a Marco Mancini: intornoazienda@uominietrasporti.it

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