Il ritorno di Menci, la prima partecipazione di Granalu, la conferma di importanti player come TMT, Tecnokar e Kraker. Sono alcuni dei protagonisti del mondo degli allestimenti che si sono «presi la ribalta» a Ecomondo 2024, la fiera di riferimento per la transizione ecologica e la sostenibilità che si è tenuta a Rimini dal 5 all’8 novembre scorsi.
Una fiera che ha messo in vetrina tante novità soprattutto per ciò che riguarda l’ambito dei piani mobili, anche perché con oltre 6.000 immatricolazioni europee all’anno questa tipologia di semirimorchi resta uno dei settori specializzati nel trasporto di particolari categorie di rifiuti e consente anche di affacciarsi in ambito intermodale. Vi riassumiamo allora, in queste pagine, una panoramica delle principali proposte.
TMT IN PRIMA FILA

Sotto i riflettori della fiera di Rimini c’era TMT, protagonista del settore con circa 200 unità di semirimorchi a piano mobile commercializzate all’anno, di cui circa 50 nella versione Huckepack (ovvero la soluzione intermodale che permette di collocare il semirimorchio completo, telaio e carrozzeria, sul treno), espressione di circa il 20-25% della produzione dell’azienda.
«Si tratta di un semirimorchio intermodale, progettato per sfruttare il trasporto combinato strada- ferrovia, che permette alle aziende di autotrasporto di ottimizzare le loro operazioni logistiche », spiega Alfredo Spinozzi a capo del Gruppo abruzzese. Consente il trasporto sia di merci pallettizzate (fino a 33 europallet) sia di merci sfuse grazie a un tetto che offre un volume di 90 m³, coprendo il 95% delle esigenze di un classico semirimorchio centinato o ribaltabile. È dotato di assale elettrico SAF, capace di recuperare energia durante frenata e accelerazione, fornendo fino a quattro ore di autonomia per le operazioni di carico/scarico senza necessità del trattore. L’apertura laterale di 12,30 metri e l’altezza di carico di 2,57 metri facilitano le operazioni e riducono i rischi di danni al materiale. Inoltre, grazie alla piattaforma digitale e all’app mobile, è possibile monitorare dati come posizione, velocità, peso sugli assi e stato delle porte, attivare il carico/scarico automatico o aprire le porte posteriori da remoto.
L’uso del Huckepack, secondo l’azienda, riduce i costi operativi fino al 55% e quelli esterni fino al 92%. Grazie alle sue caratteristiche, le emissioni di CO2 possono essere ridotte fino al 94%. Il semirimorchio è rinforzato con saldature speciali e piastre di protezione, facilitando l’accoppiamento ai vagoni ferroviari e lo scarico in spazi complessi. Il pianale con doghe in alluminio permette anche il trasporto di rifiuti sfusi, includendo una tenuta semi- ermetica per il contenimento di liquami.

MULTITRAX CON I BRAND KRAKER E D-TEC
Anche l’olandese Kraker ha presentato un piano mobile Huckepack tipo K-Force, pensato per promuovere l’intermodalità gomma-rotaia. Importato in Italia da Multitrax e già disponibile sia per la vendita che per il noleggio, questo semirimorchio ha un peso di 7.780 kg per 92 mq3 di volume ed è stato riprogettato con rinforzi specifici e tasche di sollevamento per permettere le operazioni di carico/scarico sui vagoni ferroviari.
Accanto al piano mobile Kraker, Multitrax ha portato poi per la prima volta in Italia la vasca ribaltabile D-TEC che ha conquistato il secondo premio agli International Trailer Awards della IAA lo scorso settembre. Il semirimorchio è progettato per rottami ed è idoneo al trasporto di coil nelle configurazioni 1×23 ton, 3×8 ton, 4×6 ton. La cassa in acciaio Hardox 450 ad alta resistenza, il design e le innovative soluzioni costruttive garantiscono alta stabilità torsionale, un centro di gravità ribassato e una tara ridotta. Le analisi della Casa olandese evidenziano che il peso complessivo del veicolo (8.700 kg) per 57 mq3 di volume è circa 150 kg in meno rispetto ai competitor nello stesso segmento, mantenendo le caratteristiche di resistenza e durata nel tempo.

PIANI MOBILI: DA TECNOKAR A LEGRAS, CE N’È PER TUTTI
Tecnokar ha esposto in fiera un modello di piano mobile semistagno, il Moonwalk, in totale livrea nera e con molti più accessori a listino. Ha un volume da 90 mq e una tara di 7.980 kg con 21 doghe da 8 mm e il serbatoio dei liquami da 145 litri. Monta un tetto side-roll manuale con quattro cinghie, archetti, palo centrale di sostegno, telo in PVC 900 g/m.
Da segnalare, poi, anche la presenza di Legras, importato dalla umbra Lombardi Industrial, che ha presentato il piano mobile francese da 86 a 91 mq3 di volume. Il Gruppo punta a espandersi in Italia, proponendo l’intera gamma di veicoli, inclusi quelli con pianale stagno e semistagno.


MENCI: NUOVO RADIOCOMANDO PER RIBALTABILI
Grande protagonista anche Menci, che ha presentato una vasca ribaltabile in alluminio da 57 mq3 di volume, lunga 11.770 mm, con un nuovo profilo laterale che blocca meglio il telone di copertura in funzione ermetica antipioggia e antiscivolo. L’azienda ha esposto anche un piano mobile intermodale da 91 mq3 con un tetto dedicato su progetto Cramaro ermetico e antivento a cinque arcate rinforzate. «Questo è un settore – spiega Fabrizio Capecchi, direttore vendite del Gruppo toscano – che offre sempre spazi interessanti. Abbiamo varie tipologie di mezzi che ci permettono di differenziare acquisti e immatricolato, dal trasporto mangimi alle cisterne per GPL, fino ai ribaltabili. Questo ci permette di compensare cali di mercato o di esportazioni ».
In fiera era presente anche il nuovo radiocomando per ribaltabili che permette in totale sicurezza, dalla cabina del camion, di sbloccare il portellone posteriore, azionare i fari da lavoro, far scorrere il telo, azionare il vibratore sotto cassa, sollevare la barra posteriore e il terzo assale.


LA PRIMA VOLTA DI GRANALU
Debutto a Ecomondo per la spagnola Granalu, che ha esposto in fiera, tramite l’importatore Multiservice, un piano mobile tutto porte da 91 mq3 da 8.412 kg di tara. Il Gruppo ha iniziato quest’anno l’importazione dei mezzi iberici. «Ne abbiamo giù venduti una ventina – spiega Andrea Alberti, manager della società bresciana – e contiamo nel 2025 di aumentare la quota italiana.
Sono tipologie di trailer che, insieme ai carrelloni e ai ribaltabili, stanno avendo sempre più spazio nei nostri piazzali».

LE CISTERNE SECONDO ALKOM
Altro marchio presente a Rimini era la Alkom, con la sua cisterna CC35X per trasporto liquidi di rifiuto in Ddr, rifiuti liquidi farmaceutici, liquidi da scarto di lavorazioni. «Il materiale di costruzione è l’acciaio inox AISI316 – spiega Andrea Brendolan, manager del Gruppo veneto – per una capienza di 37.500 litri divisi in 3 scomparti, telaio Menci in alluminio da 11,5 metri, pompa Jurop VL20 per aspirazione o pompaggio prodotto, tubazioni di scarico da 150 mm in acciaio inox e valvolame completo FortVale».
«Questo del trasporto di prodotti chimici è un ambito – prosegue Brendolan – a cui siamo arrivati grazie all’ampliamento della capacità produttiva, salita a 13 cisterne al mese e con un fatturato quest’anno del 15% in più tutto venduto in Italia ». La cisterna esposta in fiera è la prima di una doppia commessa per il Gruppo Rigato.
