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Anche i veicoli ibridi possono accedere ai 20.000 euro di incentivi

Non è propriamente una novità, perché i veicoli con doppia alimentazione termica ed elettrica erano già contemplati nell’elenco di quelli incentivabili. Ma c’era una specifica tecnica che di fatto li tagliava fuori. Adesso dal ministero arriva il chiarimento definitivo

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Anche i veicoli ibridi accedono agli incentivi concessi per ripulire il parco circolante italiano. Per la precisione quelli da 3,5 a 7 tonnellate possono accedere a un contributo di 4.000 euro, ma per quelli che vanno oltre le 7 tonnellate il sostegno all’acquisto concesso dallo Stato arriva a 20.000 euro. Di quali veicoli stiamo parlando. Facciamo due esempi relativi proprio alla fascia di contributi maggiore. Il primo è il Fuso Canter Eco Hybrid da 7,5 tonnellate dotato di propulsione ibrida parallela diesel-elettrica, composta da un motore diesel da 110 kW (150 CV) e da uno elettrico da 40 kW (54 CV), chiamati a dialogare con il cambio automatizzato Duonic. O addirittura, sopra le 16 tonnellate, c’è lo Scania P320 alimentato da un motore elettrico sincrono da 176 CV integrato nel cambio automatizzato e chiamato a coadiuvare uno diesel a 5 cilindri da 9 litri e 320 CV.

In realtà i veicoli equipaggiati con alimentazione termica ed elettrica figuravano già nell’elenco previsto dalla normativa, ma i dubbi provenivano più che altro dai requisiti tecnici richiesti dall’art. 4 comma 2 del decreto 17 luglio 2017, laddove era previsto che per godere dei benefici era necessario produrre un’attestazione tecnica del costruttore che certificasse che i due motori «sono alimentati in modo indipendente e trasmettono energia allo stesso albero». Una richiesta un po’ fuorviante, tanto che il ministero con una nota datata 9 novembre e firmata dal nuovo direttore generale per il trasporto terrestre, Antonio Parente, ha dovuto spiegare che l’attestazione tecnica del costruttore deve certificare che «il veicolo sia munito, per la propulsione, di almeno due diversi convertitori di energia e di due diversi sistemi di immagazzinamento dell’energia (a bordo del veicolo)».

E così è tutto molto più chiaro…

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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