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Due “dediche” di Mahindra all’edilizia

Una minigru e una piattaforma aerea realizzate rispettivamente sulla base dei pick-up Genio e Goa esposte in anteprima assoluta alla Fiera di Bologna dal 19 al 22 ottobre

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Focus sul lavoro per Mahindra e in particolare al fondamentale settore dell’edilizia. Non a caso, la stessa casa ha scelto uno dei più importanti appuntamenti di questo segmento fin troppo maltrattato dalla crisi, il SAIE di Bologna dal 19 al 22 ottobre, per mostrare in anteprima due speciali pick-up realizzati in collaborazione con altrettanti allestitori italiani: una minigru da 5 quintali su base Genio 4×2 sviluppata con Terni Metal e una piattaforma aerea su base Goa 4×4 con Socage. Ma sullo stand ci sarà anche il già visto Goa con cassone ribaltabile trilaterale realizzato con Tecnocar. Ma procediamo con ordine

 

Mini gru su base Genio
Mahindra Genio ha già al suo arco una notevole portata, una considerevole lunghezza del vano di carico e un ottimo rapporto prezzo/prodotto. Un 2.200 turbodiesel common-rail a 16 valvole chiamato a dialogare con un cambio manuale a 5 marce, girano sotto un telaio d’acciaio scatolato completato da un cassone di 2,4 metri e una portata utile massima di 1.185 kg. Adesso si completa con una piccola gru ad azionamento elettrico Maxilift montata da Terni Metal sulla versione del Genio a Cabina Singola. I bracci con sfili manuali o idraulici permettono di sollevare facilmente fino a 5 quintali di peso semplificando il carico e lo scarico di materiali tradizionalmente pesanti quali sono quelli dell’edilizia.

 

Piattaforma aerea su base Goa
II Mahindra Goa nasce invece per essere un pick-up muscoloso e in grado di misurarsi anche in contesti difficili. Sembra quindi azzeccato l’abbinamento realizzato da Socave con una piattaforma aerea A314 con portata massima di 225 kg che arriva fino a 13,5 metri di altezza e dispone di uno sbraccio massimo di lavoro di 6,5 metri (nella foto in alto).

La gamma dei pick-up Goa contempla veicoli a trazione posteriore oppure integrale con riduttore inseribile elettricamente. Le carrozzerie sono montate su un telaio in acciaio adatto all’impiego in fuoristrada. Le sospensioni anteriori sono indipendenti con barre di torsione su tutte le versioni, mentre quelle posteriori sono balestre semiellittiche longitudinali in modo trasportare più agevolmente i maggiori carichi previsti per questi veicoli. Tutti i Goa sono dotati di serie di differenziale posteriore a slittamento limitato. I motori, progettatati dall’austriaca AVL e costruiti da Mahindra, sono dei 4 cilindri turbodiesel common-rail a 16 valvole omologati Euro 5 con filtro anti-particolato che sviluppano 88 kW (120 CV).

 

Goa con cassone ribaltabile trilaterale
Chiudiamo il cerchio con questa versione già vista in passato e che ha la caratteristica di vedere la luce in Italia per opera di Tecnocar su specifiche di Mahindra Europe. Parliamo del Goa con ribaltabile trilaterale che vanta un ampio cassone in alluminio (lungo 2.460 mm e largo 1.760 mm con sponde alte 400 mm) e una portata di fino 1.040 kg.

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Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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