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Furgoni medi: una guida ragionata per acquistare al meglio

È un segmento versatile, composto da veicoli dotati di vani di carico con volumi tra i 5 e i 9 mc, e di motori tra i 114 e i 224 cv. Ma è soprattutto un segmento in cui molti dei veicoli che lo compongono hanno la stessa matrice produttiva. Ecco tutte le domande che conviene porsi per scegliere in modo oculato

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Esistono nove marche di furgoni medi in Italia, ma prestissimo diventeranno dieci con l’ingresso di Toyota e del suo ProAce. Ma attenzione: mai come in questo segmento la regola è la cooperazione industriale. Al momento ne sono attive due che coprono sei marchi: 
– quella franco-italiana tra Fiat e gruppo PSA, che «sforna» Fiat Scudo, Peugeot Expert e Citroen Jumpy e, a breve, il Toyota ProAce
– quella Renault-Nissan-GM, che produce Renault Trafic, Opel Vivaro e Nissan Primastar
Non hanno parentele, ma fanno famiglia a se tre veicoli di razza e tradizione: 
– il Mercedes Vito, prodotto in Spagna a Vitoria (da cui deriva il nome); 
 – il Volkswagen Transporter, prodotto ad Hannover negli stessi stabilimenti in cui dallo scorso anno vede la luce anche l’Amarok e la scocca verniciata della Porsche Panamera; 
– il Ford Custom, l’ultimo arrivato in questo segmento e subito eletto come van dell’anno 2013, che nasce nello stabilimento Ford-Otosan di Kocaeli, in Turchia.   
Davanti a un’offerta di questo tipo, su quali elementi bisogna indirizzare la propria attenzione nel momento dell’acquisto? Quali domande porsi. Le abbiamo passate in rassegna.   

Ma quanto mi costi? 
In un settore caratterizzato da tanti furgoni gemelli, è forse opportuno mettere in competizione le concessionarie che vendono veicoli molto simili. Nel senso che spesso chi si trova a vendere un prodotto analogo a quello della concorrenza, cerca di batterla offrendo qualcosa di più: uno sconto sul prezzo di listino, un optional montato a costo zero, una maggiore valutazione dell’usato in permuta, un pacchetto di garanzie e manutenzione più attraente, un’offerta finanziaria più accessibile. Soprattutto se avete deciso già che il vostro mezzo rientra nel gruppo delle due famiglie di gemelli, un’attenta comparazione delle offerte è dunque la cosa giusta da fare. Le concessionarie in questo momento soffrono e non sono certo contente di abbattere i loro margini, ma è anche vero che di questi tempi conquistare un cliente serve a far girare l’officina e a mantenersi a galla. Prima di iniziare il giro delle concessionarie delle varie case è utile spulciare i siti delle case costruttrici e poi anche delle relative concessionarie del vostro territorio. Su entrambi cercate le pagine dedicate alle promozioni, ai finanziamenti e ai servizi.   

I PREZZI MINIMI (IVA ESCLUSA) E I SITI DELLE CASE 
Fiat Scudo 18.900 euro (sito
Renault Trafic 19.300 euro (sito)
Nissan Primastar 19.330 euro (sito)
Citroen Jumpy 19.850 euro (sito)  
Peugeot Expert 19.850 euro (sito
Ford Custom 20.000 euro (sito
Mercedes Vito 20.079 euro (sito) 
Opel Vivaro 20.350 euro (sito
Volkswagen Transporter 20.482 euro (sito)

Cosa devo trasportare? 
Se la vostra scelta si è già indirizzata verso il segmento di furgoni medi, è probabile che già sappiate di quanto spazio avete bisogno per caricare. Comunque in questa categoria ci sono veicoli con vani di carico che partono dai 5 mc fino a superare gli 8 mc. Secondo le necessità si sceglierà un veicolo a passo corto o a passo lungo; con tetto normale, medio o alto. Oltre al volume assoluto, però, è importante confrontare le effettive dimensioni del vano, comparando lunghezza, larghezza e altezza del vano di carico. La larghezza tra i passaruota può essere anche un elemento importante, ed è fondamentale che il vano sia il più possibile di forma regolare. A volte una parte del volume teoricamente disponibile è praticamente inutilizzabile. Può essere utile, nel vano di carico, la presenza di spazi extra per alloggiare merce particolarmente lunga. 
Altra comparazione da fare è quella delle dimensioni degli accessi al vano attraverso le porte posteriori e laterali. E non dimenticate di provare la solidità delle maniglie e la facilità di aprire le porte anche con una mano impegnata. 

Quanta potenza e quanta coppia?
Quanto caricherete il vostro furgone? Trasporterete merci voluminose o pesanti? E che tipo di percorsi affronterete? Pianeggianti o con tante salite, lunghi o con frequenti stop? I furgoni medi se la cavano piuttosto bene sia in città sia in autostrada. Ma la scelta del motore, con i relativi cavalli di potenza e Nm di coppia, può fare la differenza in termini di prestazioni, di facilità di guida e, naturalmente, anche di consumi. La forchetta di coppie e potenze è molto ampia. È fondamentale non comprare un motore sovradimensionato rispetto alle esigenze. Negli ultimi anni la parola d’ordine è stata «downsizing»: motori di cilindrate più piccole che però offrono la stessa potenza e coppia dei predecessori più voluminosi. Abbiamo lasciato fuori da questa guida all’acquisto i pochi motori benzina in offerta, concentrandoci sulla scelta – più professionale – dei motori diesel.

I TOP DI POTENZA E COPPIA
Mercedes-Benz Vito 163 – 224 cv e 440 Nm
Volkswagen Transporter 177 cv e 400 Nm
Fiat Scudo 163 cv e 385 Nm
Citroen Jumpy 163 cv e 340 Nm
Peugeot Expert 163 cv e 340 Nm
Ford Custom 155 cv e 385 Nm
Renault Trafic 115 cv e 300 Nm
Nissan Primastar 115 cv e 300 Nm
Opel Vivaro 114 cv e 290 Nm

Quanto peseranno i costi di esercizio? 
Se è vero che il prezzo di listino sta diventando sempre più decisivo nella scelta di un mezzo al lavoro, non è altrettanto vero che quanto si deve sborsare al momento dell’acquisto sia il parametro più giusto per decidere di acquistare un modello piuttosto che un altro. Con il vostro nuovo furgone conviverete molti anni, il prezzo iniziale si ammortizzerà nel tempo diventando sempre meno importante, mentre diventeranno fondamentali parametri diversi: i consumi, naturalmente, ma anche i costi dei pezzi di ricambio e della manodopera per la manutenzione, così come il valore residuo del mezzo quando deciderete di darlo in permuta per acquistarne uno nuovo. Il furgone è uno strumento di lavoro e quindi è fondamentale confrontare quanto costerà con quanto riesce a rendere quotidianamente, durante tutto il tempo che lo utilizzerete.   Cosa chiedere all’abitacolo? Ok, merci e prestazioni. Ma alla fine, nella maggior parte dei casi, sarete voi – o uno dei vostri autisti – a vivere a bordo del furgone per otto o più ore al giorno. Per questo è vitale dedicare tutto il tempo necessario per sedersi a bordo, mettere le mani sul volante e guardarsi intorno. Lo spazio a disposizione è sufficiente? La visibilità è buona? Il sedile confortevole e ben regolabile? L’allineamento tra sedile-volante-pedaliera è corretto? La posizione e l’ergonomia della leva del cambio risultano corrette? E poi, c’è spazio per mettere la giacca, i documenti, il telefonino… E quanto è facile entrare e uscire dal furgone? Sottovalutate questi aspetti e potreste pentirvene a lungo.

Quanto è sicuro il vostro futuro furgone?
Rigidità e deformabilità della scocca, abitacolo protetto contro gli urti, cinture di sicurezza, airbag e sistemi elettronici di assistenza alla frenata e alla stabilità. Sono tanti gli elementi da prendere in esame in tema di sicurezza attiva e passiva di un furgone. Alcuni sono facili da verificare, altri meno. Comunque, la sicurezza è qualcosa che va assolutamente presa in considerazione al momento dell’acquisto. Alcune case hanno un pacchetto di serie più ricco, altre mettono alcuni sistemi tra gli optional. Oltre ad ABS (obbligatorio) ed ESP (presto finalmente obbligatorio) sono tanti gli elementi che contribuiscono ad aumentare la sicurezza, anche degli specchi retrovisori ben dimensionati, i ripetitori dei comandi della radio al volante, il vivavoce per il telefonino. Considerate tutto ciò al momento di paragonare i prezzi di listino. Un furgone sicuro proteggerà meglio voi, i vostri autisti e le merci. Correrà meno rischi di fermarsi in carrozzeria e vi farà lavorare più a lungo e più tranquilli, abbattendo i tempi di fermo macchina.     

Allegati

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La redazione di Uomini e Trasporti

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