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Il nuovo Iveco Daily. Uno e trino

C’era una volta, dal lontano 1978, un Daily. Da oggi il fortunato commerciale Iveco si spacca in tre, perché alla versione cabinata, rinnovata ma già decisamente strong, si affianca una versione furgone, rivoluzionata e proposta sia a ruota gemellata, dove vola su volumi vicini ai 20 m3 oppure a ruota singola, considerata la chiave con cui accedere nel mercato più vivace d’Europa…

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Presentato ieri all’interno della meravigliosa cornice di Venaria Reale, il nuovo Iveco Daily si presenta forte di una storia fatta di 2,6 milioni di veicoli venduti, dal 1978 a oggi, in 110 paesi. Forza che in casa Iveco puntano ulteriormente ad arricchire. Per raggiungere questo obiettivo gli ingegneri hanno valorizzato al massimo il suo patrimonio genetico, vale a dire quel telaio a struttura portante con profilo a C, che rappresenta una barriera contro la concorrenza. Soltanto una struttura a telaio, infatti, può arrivare fino a 7 ton di mc e portata utile fino a 4.000 kg.

Cabinati: rinnovamento oculato
La ricchissima offerta di Daily cabinati viene confermata e integrata di qualche dettaglio innovativo: tra i passi disponili, compresi da 3.000 a 4.750 mm, spunta ora un’inedita versione da 4.100 a ruota singola, estremamente maneggevole e flessibile; le versioni cabinate a ruote gemellate adesso possono essere abbinate anche al motore da 2.3 litri che fa guadagnare rispetto al 3.0 litri circa 60 kg di portata.

La rivoluzione dei furgoni
Una modalità con cui allargare il perimetro del Daily passa attraverso i furgoni dove, per aggredire la fascia bassa del mercato, dominata dalle versioni a ruota singola,in grado di assorbire il 38% del mercato europeo, bisognava costruire un furgone praticamente da zero. Ne sono una prova i componenti del Daily che per l’80% oggi sono ridisegnati o modificati allo scopo di realizzare un veicolo relativamente corto, ma con una lunghezza di carico il più possibile lunga. E questo piccolo miracolo di geometrie, complice pure un allungamento dei passi e un contenimento dello sbalzo posteriore, si è compiuto e ha preso la forma di un efficientissimo furgone con un volume di 10,8 m3.

Tre conquiste «mai viste»
Una prima conquista è la nuova sospensione anteriore «Quad-Leaf» montata di serie su tutte le versioni fino a 3,5 ton per dotarle di forza, ma con leggerezza consentendo così di portare il carico massimo ammesso a 1.900 kg (100 in più rispetto al passato) ovvero, unendo i vantaggi tipici delle versioni a ruota singola (più portata) a quelli a ruota gemellata (più carico sull’asse).
Una seconda conquista, relativa all’abbassamento della soglia di carico di 55 mm, è giunta modificando la sospensione posteriore, pensata per le versioni a ruote singole, alleggerita di 8 kg, ma anche per ridurre il sovrasterzo nei trasferimenti di carico in curva.
Una terza conquista, relativa al contenimento del diametro di sterzata in 11,9 m, rende estremamente maneggevole il veicolo anche in spazi urbani.

20 m3 di volume? Possibile
L’ottimizzazione delle volumetrie (che verso il basso è servita a definire una versione con cui presiedere il mercato fino agli 11 m3) verso l’alto ha generato due nuove versioni che toccano rispettivamente i 18 e i 19,6 m3. Su queste e sulle versioni a ruote gemellate viene introdotta ugualmente una rinnovata sospensione anteriore, che porta il carico sull’asse a 2.500 kg (2.100 kg sulle versioni fino a 5 ton), che comunque utilizza ancora, come elemento flessibile, una barra di torsione, da sempre un autentico cavallo di battaglia del Daily.

Estetica e comfort: due visite guidate
Fin qui le innovazioni strategiche atte a ridefinire l’offerta di prodotto e a riposizionarlo sul mercato. Altre innovazioni ugualmente importanti migliorano l’estetica, il comfort e il «portafoglio».
Il nuovo design esterno del Daily rompe rispetto ai canoni estetici di casa Iveco. Il parabrezza è particolarmente ampio e sostenuto da montanti neri, in modo che nel colpo d’occhio la vetratura frontale prosegue senza soluzioni di continuità con quella dei finestrini laterali.
Il cofano costituisce una macchia di colore (quello del lancio è il blu boreale metallizzato) mentre più in basso il paraurti è libero di girare fino ai passaruota.
Ma l’estetica è vana senza funzionalità, così i proiettori sono sistemati in alto e all’indietro, risultando maggiormente protetti da urti accidentali e i fascioni che avvolgono per intero il laterale che a livello estetico dividono la parte meccanica dalla cabina, a livello funzionale proteggono la carrozzeria.
All’interno, luce e silenzio: sono le due percezioni principali quando si entra nell’abitacolo. La prima frutto delle maggiorate superfici vetrate, il secondo dei nuovi materiali fonoassorbenti. E poi il comfort: quello che deriva dall’ergonomia dei comandi e della plancia completamente ridisegnata, quello garantito dai cinque vani portaoggetti chiusi e da una serie di scomparti pensati ad hoc per oggetti di uso comune (telefono o tablet), quello affinato grazie a una potenziata offerta di infotelematica, affidata alla piattaforma IveConnect con cui gestire, tramite lo schermo touch-screen a centro plancia, radio, lettore mp3, bluetooth, telecamera posteriore e navigatore.

Le novità che transitano sui bilanci
La principale innovazione economica, invece, consiste in una riduzione dei consumi di carburante che raggiunge almeno il 5%. Un risultato ottenuto dal «gioco di squadra» tra le motorizzazioni, quelle Light Duty (da 106, 126 e 146 cv) del 2.3 litri, quelle meno potenti (da 146 e 170 cv e quella entusiasmante con twin turbo da 205 cv) del 3.0 litri – tutte euro 5b+ – mentre quelle Heavy Duty, ovvero da 146 e 170 cv del 3.0 litri, euro VI. Ma anche le rinnovate trasmissioni a 6 marce (non più 5), l’aerodinamica, l’Ecoswicht, l’alternatore intelligente, il climatizzatore con funzionamento ottimizzato del compressore, gli pneumatici con bassa resistenza al rotolamento.
Infine, sotto la voce «economia» va messa di diritto una versione di vanto per Iveco, la Natural Power (metano) sostenuta da una motorizzazione da 136 cv e 350 Nm di coppia che taglia in scioltezza il traguardo dell’euro VI.

Il nuovo Daily in numeri:
8.000 i diversi abbinamenti possibili
6 le versioni: furgone, semivetrato, cabinato, doppia cabina, scudato e minibus
6 le varianti di MTT: (da 3,3 a 7 ton) con portate fino a 4.700 kg
3 i passi disponibili sui furgoni (3.000, 3.520 e 4.000 mm)
5 le lunghezze disponibili sui furgoni (da 5.040 a 7.500)
3 le altezze di carico sui furgoni (fino a 2.100 mm)
6 i passi e le lunghezze carrozzabili (da 3 a 6,2 m) sui cabinati
9 le volumetrie di carico (da 7,3 a 19,6 m3)
9 i propulsori (da 106 a 205 cv con coppie fino a 470 Nm)
11,9 m il diametro di sterzata
5,1 m la lunghezza complessiva del vano di carico
15 i vani portaoggetti di cui 5 chiusi
40 gli optional disponibili

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