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Mercato veicoli novembre, continua la discesa sia per i pesanti (-5,5%) che per i commerciali (-6%)

Il 2018 chiuderà comunque in crescita per gli autoarticolati (+9,6), mentre per i furgonati il calo è confermato anche sugli 11 mesi (-5,2%). Fenoglio (presidente Unrae): “Imprescindibili interventi strutturali e rinnovo del parco”

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VEICOLI INDUSTRIALI – Il Centro Studi e Statistiche dell’Unrae (Associazione delle Case automobilistiche estere), nella periodica stima del mercato dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 ton, segnala infatti per il mese di novembre una diminuzione del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2017 (2.085 unità immatricolate contro 2.207). Di conseguenza il cumulato dei primi undici mesi del 2018 si riduce, pur rimanendo positivo (+9,4%) rispetto allo stesso periodo del 2017 (23.181 unità contro 21.196).

Nel comparto dei veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore a 16 ton, a novembre si è ugualmente registrata una perdita del 9,8% rispetto al novembre del 2017 (1.665 unità immatricolate contro 1.845). Ne consegue che il totale del periodo gennaio-novembre 2018 cresce del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2017 (18.719 immatricolazioni contro 17.078).

“Ci preoccupa l’andamento altalenante registrato negli ultimi mesi – osserva Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae – sintomo di un’incertezza diffusa nel settore dell’autotrasporto al momento di decidere se investire nell’acquisto di nuovi mezzi. Se i contributi finora concessi sugli investimenti non verranno confermati, è difficile non prevedere per il 2019 un calo del mercato intorno al -10% rispetto al 2019”.

Dai dati delle ricerche Unrae presentate il 29 novembre scorso, l’Italia, quinto Paese esportatore nel mondo, si trova al 19° posto nella classifica delle performance logistiche e ha visto le sue imprese di autotrasporto ridurre del 75% la presenza sulle rotte internazionali. Dal 2008 l’occupazione del settore in Italia è diminuita di 135.000 addetti e la finanza pubblica ha perso 105 milioni di euro in termini di sola IPT (imposta provinciale di trascrizione), mentre i costruttori di veicoli industriali nello stesso periodo hanno visto diminuire il loro fatturato di 1,5 miliardi di euro.

 

VEICOLI COMMERCIALI – Anche il mercato dei veicoli da lavoro (commerciali con ptt fino a 3,5 ton) prosegue a novembre la flessione che l’ha cominciato a colpire dal marzo 2018. Le immatricolazioni dello scorso mese sono state 18.897 e hanno registrato un calo del 6% rispetto alle 20.101 immatricolate nello stesso periodo dello scorso anno. Tra gennaio e novembre 2018 sono state totalizzate quasi 162.000 vendite (161.930), con una diminuzione del 5,2% rispetto alle 170.822 immatricolate nei primi 11 mesi del 2017.

“A giugno di quest’anno i veicoli da lavoro circolanti in Italia erano 3.795.000 – commenta Michele Crisci, presidente dell’Unrae – e di questi oltre la metà (52,3%) risponde alle direttive di emissione precedenti all’Euro 4. Non è immaginabile che in un Paese come l’Italia oltre la metà dei veicoli in circolazione abbia più di 12 anni. Rinnovare il parco è l’unica possibilità per aumentare la sicurezza sulle nostre strade e dare un maggiore contributo alla qualità dell’aria che respiriamo”.

Analizzando, seppur in modo ancora parziale, la struttura del mercato dei primi 10 mesi del 2018, da rilevare un forte calo delle vendite a privati che hanno perso il 7,7% (con 30.902 unità e 0,5 punti percentuali di quota). La flessione coinvolge peraltro anche le società (-6,7%), mentre il canale del noleggio decresce, ma con più moderazione (-1,2%), con una quota sul totale del 48,2%.

Guardando infine all’alimentazione sempre dei commerciali, il diesel cala del 6,3%, attestandosi però sul 92,5%  di quota con 132.076 immatricolazioni. Aumento a doppia cifra per il metano (+14,9% con una quota del 2,5%) e per i veicoli elettrici (+14,2%, allo 0,4% di rappresentatività) con rispettivamente 3.588 e 508 immatricolazioni. Crescita del 9%, infine, per la benzina con 3.374 unità e per il GPL (+3,8% con 2.762 vendite).

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