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Il van Iveco con la spina. Tanto di più del Daily di sempre

Ha un telaio a longheroni congeniale per ospitare e proteggere le batterie. Con il motore centrale migliora la stabilità, mentre le sospensioni pneumatiche potenziano il comfort. In più, l’eDaily incrementa le versioni (quella da 4,2 ton si guida con patente B), inventa nuove prese di forza per ospitare anche allestimenti complessi e fornisce servizi mai visti prima. Impossibile rimpiangere il diesel…

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È lo stesso Daily di sempre, semplicemente elettrico. Questo, almeno, è quanto sostiene Iveco. Ma dopo averlo visto da vicino e testato su strada è difficile essere d’accordo: l’eDaily contiene qualcosa di più e di meglio rispetto al passato. E ottenere questo incremento di efficienza deve essere stato tutt’altro che semplice. Prova ne sia che – giustamente – a Torino hanno preferito ritardare di qualche stagione l’appuntamento con l’elettrico per essere certi che tutto funzionasse a dovere. In ogni caso una cosa va detta: il Daily gode da sempre di una peculiarità unica, quella di essere realizzato sulla base di una struttura portante con longheroni, più solida e robusta rispetto ai van di derivazione auto con scocca portante. Ma proprio questa caratteristica sembra fatta apposta per accogliere la catena cinematica elettrica e per custodire e proteggere le batterie. Il tutto senza dover predisporre un controtelaio – come sono costretti a fare altri costruttori sprovvisti di telaio – e quindi generando a vantaggio dell’eDaily un contenimento della tara a beneficio del carico utile. Insomma, se il Daily di sempre era dotato di spalle forti per raggiungere agevolmente il limite del sovraccarico (vabbé, sì, qualcuno ogni tanto lo avrà anche superato), la sua versione elettrica conserva gli stessi muscoli, ma nel confronto con la concorrenza diventa più competitivo in termini di peso, presenta 100 kg di carico in meno sull’anteriore, conseguenza del posizionamento centrale e un po’ arretrato del motore.

L’inedita versione da 4,25 ton

In più, andando a scorrere le oltre 200 varianti possibili, si scopre che l’offerta dell’eDaily è più ampia rispetto al passato, proprio in virtù della sua genetica. L’inedita versione da 4,25 ton, infatti, è nata perché adesso è qui che il codice della strada posiziona l’asticella del limite di peso per i titolari di patente B, abbuonando a questi veicoli a zero emissioni l’aggravio di tara rappresentato dalla batteria. In ogni caso la versione da 4,25 ton è un «di più»: l’eDaily ripropone tutte le versioni offerte fin qui, partendo, come fanno tutti, dalle 3,5 ton, per salire fino alle vette delle 7,2 ton (o dei 20 m3 di capacità del furgone), che nessuno invece osa sfiorare.

Quando la batteria fa la differenza

Certo, i cavillosi sottolineeranno che, per coprire tutte queste varianti, il Daily tradizionale ricorre a due motori diesel, da 2,3 e da 3 litri. E quindi si potrebbe essere indotti a pensare che su questo piano la versione elettrica sia più magra, visto che dispone di un solo motore da 90 kW-122 CV continui e 140 kW-188 CV di picco (che può durare anche due minuti se si spinge del tutto l’acceleratore). In realtà non è così, perché il motore elettrico va misurato insieme alle batterie. Anzi, la batteria è ciò che lo spinge e ne condiziona le prestazioni erogando più o meno energia. Quindi, tra motore e batteria conta più la seconda del primo. Quindi, per questo Iveco fornisce la possibilità di scegliere tra tre versioni di batteria, da 37, 74 o 111 kW, per assicurare fino a un massimo di 400 km di autonomia, quando in genere gli altri costruttori si fermano a due. In più, oltre a garantire la stessa batteria per 8 anni o fino a 250.000 km e a sostituirla se la capacità scendesse sotto l’80%, consente anche un’implementazione in corso d’opera: se chi prende un veicolo con una sola batteria, perché deve coprire missioni corte, conquista poi un nuovo cliente che chiede trasporti con chilometraggi più lunghi, non è costretto a sostituirlo, ma può montare altre batterie. E non esiste nel mondo del motore endotermico – né, a memoria, nella concorrenza – una simile opportunità.

Una guida più stabile e comoda

Provato su strada l’eDaily entusiasma. Per spunto, per la stabilità di marcia alimentata dal baricentro più basso, per il comfort di guida garantito dalle sospensioni pneumatiche a gestione elettronica. Richiede una mezza giornata la scoperta delle diverse modalità di guida (Eco per risparmiare, Natural per viaggiare in modo simile a un veicolo termico, Power per privilegiare le prestazioni e disporre di un boost temporaneo da 90 a 140 kW laddove servisse in caso di sorpasso), ma dopo qualche ora si capisce come veleggiare sui tratti veloci o come riuscire a incrementare l’autonomia delle batterie usando i tre scatti della rigenerazione di energia come una sorta di retarder.

Carrozzabilità e lancio

Un ultimo piano su cui l’eDaily stupisce è quello della capacità di vestire gli allestimenti più vari. Come e di più rispetto al veicolo tradizionale. Anzi, la carrozzabilità sembra l’aspetto che più ha richiesto tempo e analisi, in quanto l’integrazione tra veicolo elettrico e allestimento pretende la considerazione di variabili fino a ieri sconosciute. Lo dimostra il fatto che proprio per non “lasciare indietro” nemmeno le configurazioni più gravose, Iveco ha realizzato un’intera gamma di prese di forza azionabili anche a motore spento: c’è l’elettrica a 12 V fino a 2,5 kW, l’elettrica da 400 V fino a 15 kW e l’elettromeccanica con motore ausiliario fino a 15 kW.
L’eDaily sarà commercializzato a partire dalla seconda metà del 2023. Non serve specificare che costerà qualcosa di più rispetto ai modelli tradizionali. Un di più che paga il tanto di più che offre.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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