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Anfia: Chiude il 2021 in positivo il mercato veicoli industriali

Crescite a doppia cifra nei comparti degli autocarri (+22,3%) e dei veicoli trainati (+32,4%), a confronto con un 2020 pesantemente segnato dall’impatto della pandemia. Per Anfia lo stanziamento medio degli incentivi per le alimentazioni alternative (circa 10 milioni annui fino al 2026) è «in totale incoerenza con gli importanti sforzi richiesti al settore trasporti per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di decarbonizzazione e di riduzione delle emissioni»

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L’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) ha reso noti i dati sul mercato dei mezzi pesanti che va in archivio il 2021 con sostanziali cenni di ripresa in tutti i comparti. Gli autocarri, dopo le flessioni di ottobre e novembre, chiudono il mese di dicembre con segno positivo, riportando una crescita a doppia cifra; tesso trend per i veicoli trainati, che registrano un incremento per i rimorchi e i semirimorchi.
Nell’intero 2021 si contano 24.807 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 22,3% in più rispetto al 2020, e 15.126 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+32,4% rispetto a gennaio-dicembre 2020), così ripartiti: 1.425 rimorchi (+27,6%) e 13.701 semirimorchi (+33%). 

GLI AUTOCARRI

Tutte le aree geografiche italiane registrano ancora una volta incrementi a due cifre: +26,8% il Nord-Ovest, +27,5% il Nord Est, +18,9% l’area del Sud e Isole, +13% le regioni del Centro. 
Per classi di peso, i veicoli tra le 12 e le 16 tonnellate riportano la crescita più significativa, +46,4%; seguono gli autocarri con peso 6-8 ton (+29,6%) e quelli oltre le 16 ton (+24,5%). Più contenuto l’aumento per il segmento 5-6 ton (+3,3%) e per quello 11,5-12 ton (+5,6%). Restano, invece, in calo a due cifre gli autocarri con peso 3,5-5 ton, che chiudono a -18,8%, e quelli del segmento 8-11,5 ton (-14,6%). 
L’aumento delle motrici è stato pari al 23,7%, mentre i trattori stradali chiudono il cumulato a +20,9%, i veicoli da cantiere, a lungo penalizzati, chiudono l’anno con la crescita sostanziosa del +39,1%.
Analizzando il mercato per alimentazione, nel 2021 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta praticamente stabile con una quota del 5,7% (del 5,2% nel 2020), per un totale di 1.421 unità, mentre rallentano gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico con appena lo 0,2% del totale (0,3% nel 2020). 

I RIMORCHI E SEMIRIMORCHI

Anche i veicoli trainati, nel 2021, risultano in crescita a doppia cifra in tutte le aree geografiche: +58,2% nel Nord-Est, +30% nelle regioni del Centro, +22,8% nell’area Sud e isole, +20,7% nel Nord-Ovest. 
Le marche estere totalizzano 8.520 libretti di circolazione nel progressivo da inizio anno (+38,9%); variazione positiva (+24,9%) anche per le marche nazionali, con 6.606 libretti. 

GLI INCENTIVI

Lo scorso 15 dicembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Investimenti Autotrasporto per le annualità 2021-2022, che disciplina i contributi per gli investimenti nel rinnovo del parco veicolare delle imprese del settore dell’autotrasporto effettuati a partire dal 16 dicembre.
Il decreto rinnova la misura annuale stanziando 50 milioni di euro per il biennio 2021-2022 (25 milioni l’anno), assegnando 35 milioni per la rottamazione e l’acquisto di mezzi Euro6, 10 milioni per l’acquisto di rimorchi e semirimorchi per l’intermodalità e ATP e 5 milioni per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa elettrici, ibridi e a gas naturale. 
Ancora in fase di pubblicazione, invece, il decreto Investimenti ad alta sostenibilità già firmato dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che stanzia 50 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 per l’acquisto di veicoli commerciali e industriali ad alimentazione alternativa, ibridi, elettrici e a gas naturale (CNG e LNG), la cui ripartizione annuale dovrebbe essere: 12 milioni nel 2021, 10 nel 2022, 8 milioni nel 2023, 2024 e 2025 e 3 milioni nel 2026. 
Con queste ripartizioni, chiosa l’Associazione «risulterebbero stanziati in media circa 17,5 milioni all’anno, nel prossimo biennio, per l’acquisto di veicoli diesel, mentre per le alimentazioni alternative lo stanziamento medio equivarrebbe a circa 10 milioni annui fino al 2026, in totale incoerenza con gli importanti sforzi richiesti al settore trasporti per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di decarbonizzazione e di riduzione delle emissioni». 

Luca Sra, delegato ANFIA per il trasporto merci

«Il 2021 si è chiuso con un mercato dei veicoli industriali e commerciali in crescita in tutti i segmenti, nonostante il periodo di crisi dovuto alla pandemia, alle difficoltà nell’approvvigionamento di componenti e all’aumento dei prezzi delle materie prime. L’aumento esponenziale del gas naturale liquefatto impone la necessità di un intervento pubblico che – al pari di quanto fatto con altri settori economici – assicuri la competitività delle tecnologie di propulsione alternative ai carburanti tradizionali.
In ragione di ciò, il settore auspica che nei prossimi provvedimenti legislativi del Governo possa trovare spazio la proposta di un credito d’imposta sull’acquisto del GNL non accolta durante l’esame dell’ultima legge di bilancio, ma anche misure premiali in termini fiscali e di rimborsi sui pedaggi autostradali per gli autotrasportatori che scelgono la sostenibilità del gas naturale, fossile e rinnovabile. Contestualmente si attende ancora che agli annunci sugli stanziamenti per il rinnovo del parco circolante facciano seguito i provvedimenti attuativi in fase di elaborazione in sede ministeriale: in particolare, la pubblicazione del decreto a sostegno degli investimenti in veicoli ad alimentazione alternativa, annunciato in autunno, è fortemente attesa da tutta la filiera dell’autotrasporto». 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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