Ecco il segno dei tempi: Girteka, un’azienda lituana di autotrasporto tra le maggiori in Europa, ordina 600 veicoli elettrici a Scania, ma l’operazione non viene definita «vendita» quanto «partnership». Perché oltre ai camion – che comunque saranno consegnati in un arco temporale di quattro anni – c’è da rendere operativo un articolato programma di conquista della sostenibilità che passa attraverso diversi aspetti. Innanzi tutto, c’è da creare un sistema di ricarica dei veicoli, creando infrastrutture dedicate, ma anche ottimizzando le relative soluzioni. E qui l’obiettivo è quello di raccogliere dati e studiare soluzioni, che siano in grado di mettere d’accordo la mobilità elettrica con i costi aziendali. Ed ecco perché le due aziende collaboreranno, offrendo da una parte e raccogliendo dall’altra.
Ma non è tutto, perché si può diventare più sostenibili al momento attuale anche ricorrendo a veicoli in grado di contenere drasticamente le proprie emissioni. Ed è quanto fanno i camion Scania alimentati con i motori Super – oggetto di ulteriore fornitura alla società lituana – in quanto riescono a coniugare una straordinaria efficienza operativa con consumi ridotti di almeno l’8% rispetto alla generazione precedente.
Poi, siccome i camion – almeno per ora – li guidano le persone, ecco che nell’accordo, sempre in funzione di una crescita della sicurezza e di sensibilizzazione degli autisti a un uso ottimale del veicolo, vengono previsti specifici investimenti sul personale.
Non a caso Stefano Fedel, Executive Vice President e Head of Sales and Marketing di Scania, nel commentare l’accordo, spiega che per «raggiungere una quota significativa di camion elettrici nelle nostre vendite nei prossimi anni, è fondamentale collaborare con i principali attori dell’ecosistema dei trasporti europeo», ma è anche interessante avere la possibilità di lavorare insieme su altri aspetti, tra cui la sostenibilità delle persone». Gli fa eco Mindaugas Pasilauskas, CEO di ClassTrucks, società di gestione degli asset di trasporto di Girteka, che ribadisce come la «sostenibilità significhi anche sicurezza e comodità per gli autisti».
Pasilauskas, poi, riporta l’operazione all’interno della strategia aziendale, finalizzata a «diventare tra le prime dieci società di logistica in Europa» e sottolinea come in alleanza con Scania si muova verso un possibile futuro dei trasporti tramite «una diversificazione del trasporto su strada, con l’impiego di soluzioni efficienti dal punto di vista dei consumi e di camion elettrici, per offrire servizi logistici a prezzi accessibili, basati su soluzioni sostenibili».