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La distribuzione secondo Overservice: in viaggio verso la qualità

Una quindicina di motrici, quasi interamente DAF, rappresentano il primo pilastro della Overservice di Altavilla Vicentina, impegnata nella distribuzione a temperatura controllata di alimenti. Il secondo poggia sulla logistica e su un magazzino molto prossimo ai centri urbani, che indica come siano cambiate le dinamiche distributive negli ultimi anni

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La consegna di merci deperibili a mense ospedaliere, centri cottura e case di riposo espone a responsabilità, sia per la particolare attenzione che questo tipo di merci richiede, sia per le disposizioni vigenti in materia. Ecco perché Overservice, azienda vicentina specializzata nel trasporto a temperatura controllata, è sottoposta a un vincolo contrattuale di consegnare la merce anche nella sciagurata ipotesi che il veicolo in viaggio dovesse fermarsi. Per onorare tale impegno fino a qualche anno disponeva di un mezzo sostitutivo da mettere in moto quando gli altri rimanevano in panne. Oggi questo jolly non è più necessario perché la flotta aziendale è composta quasi interamente da veicoli DAF con un massimo di 4-5 anni di vita. Come si è giunti a una tale evoluzione? 

Passi piccoli, ma ben ponderati

Simone Gheller, titolare della Overservice di Altavilla Vicentina

Simone Gheller racconta di aver fondato l’azienda nel novembre 2005 e di essere andato avanti a piccoli passi, ma ben ponderati. Nato come padroncino impegnato nella distribuzione di prodotti freschi, è cresciuto seguendo il ritmo evolutivo della distribuzione alimentare. Nel 2008 capisce quanto sia importante disporre di uno spazio per ricoverare merci e prende un magazzino di 500 metri quadri dividendo le spese con un collega. Di conseguenza nutre il bisogno di avere ulteriori veicoli: ne prende 5, tutti usati. Stesso copione nel 2012, quando i mezzi diventano 7, e nel 2015, quando il parco mezzi sale fino a 12 e decide di prendere in solitaria un magazzino di 1500metri quadri che dispone di una cella a 0-4° e una cella a -18°, aggiungendo così alla distribuzione alimentare anche il servizio di transit point e stoccaggio delle merci alimentari.  A quel punto, soddisfatto della dimensione aziendale, Gheller decide di investire in qualità. Così, se dal punto di vista degli allestimenti si avvicina a marchi blasonati, adotta doppia temperatura, paratie sdoppiate, controllo da remoto dei gradi e tutti gli accorgimenti utili a migliorare l’operatività e la sicurezza delle merci trasportate, dal punto dei camion mira a quelli nuovi, testando varie marche.

La scoperta di un marchio dal servizio familiare

Fino a quando nello stesso 2015, grazie al concessionario Zarpellon Veicoli Industriali, non fa la conoscenza di DAF. E lì si ferma: «È un veicolo superaffidabile», spiega, «ha un rapporto prezzo-qualità ottimale e consuma veramente poco». Ma soprattutto, adesso che dispone di 14 motrici per la stragrande maggioranza della casa olandese, fa a meno del veicolo sostitutivo. E se anche dovesse incappare in un qualche imprevisto, sa di poter confidare su un’assistenza puntuale: «Alessandro Zarpellon, che gestisce concessionaria e officina locale – sottolinea il titolare della Overservice – stabilisce con tutti una relazione familiare. Anche quando mi è capitato di chiamarlo alle otto del sabato sera, lui mi ha risposto e si è reso disponibile».

Anche se il valore aggiunto di un bravo dealer, secondo Gheller, si manifesta in fase di acquisto, «quando è in grado di consigliare il veicolo giusto per le missioni di trasporto che devi affrontare». Un’attività di consulenza che, nel caso dell’azienda vicentina, è tutt’altro che scontata visto che copre tratte diverse. La fetta principale dell’attività si sviluppa in un raggio di azione ravvicinato, con viaggi in giornata tra Veneto, Friuli e Lombardia. Poi, a giorni fissi alcuni veicoli si spingono fino al Piemonte, a Genova e a Roma. La tipologia dei mezzi di cui necessita, quindi, è molto variegata.

La scelta del giusto veicolo

Overservice dispone di diversi DAF LF, quasi tutti da 19 pedane e in un caso soltanto da 16

Per la distribuzione regionale o urbana la scelta si è indirizzata sugli LF, in genere nella versione da 19 pedane, in un caso da 16. Per Genova, invece, le esigenze sono duplici: per un verso gli spazi ospedalieri destinati allo scarico sono troppi ristretti per un camion da linea, dall’altro il capoluogo ligure dista da Vicenza 350 km e le consegne da effettuare sono tassative entro le ore 6:00 ed è quindi probabile che l’autista debba trascorrere la notte fuori. Il compromesso ideale è un XD con cabina letto. «L’autista che lo guida – riferisce Gheller – è alto quasi un metro e novanta e ci dorme tranquillamente, ha spazi di stivaggio sufficienti e beneficia del comfort garantito dalla versione full pneumatic. Rispetto alle gamme inferiori pesa di più, ma il conducente lavora meglio e i consumi, malgrado la maggiore cilindrata del motore, sono più bassi di un chilometro al litro». Se poi il confronto si stabilisce con veicoli utilizzati in precedenza, i numeri giustificano l’investimento: «L’XD, su un’autostrada impegnativa come quella per Genova, percorre 100 km con 18,6 litri, quando prima ce ne volevano 21,5. Alla fine di ogni viaggio si risparmiamo circa 20 litri. E siccome quella tratta la copriamo 13 volte al mese, il risparmio mensile diventa di 260 litri, quello annuale di 3.100».

Il DAF XD con cabina letto che la Overservice utilizza per le consegne all’ospedale di Genova. Viste le performance, conta di prenderne un altro, ma a cabina corta

Nulla di più normale che Gheller sia talmente soddisfatto dell’XD da volerne prendere un altro, con cabina corta, per mandare in pensione un altro LF impegnato nella distribuzione urbana, un po’ perché lo giudica, in virtù della maggiore lunghezza, più stabile sulla strada, un po’ perché in città è utile l’elevata visibilità del veicolo.

Per i viaggi a Roma, invece, la scelta è caduta sull’XF nella taratura da 450 CV, che Gheller reputa ottimale da tanti punti di vista. A partire dal consumo di gasolio: «La versione carro a tre assi», calcola, «viaggia sui 20-21 litri per 100 km. Così, siamo passati da un consumo dei primi tre assi acquistati attestato sui 2,7-2,8 km/litro, a uno attuale inferiore ai 4,5. E un tale risparmio di carburante è veramente sostenibile».

Il DAF XF da 450 CV utilizzato per le missioni più lunghe che affronta con consumi di tutto rispetto: tra i 20 e i 21 litri per 100 km

Il valore della logistica

L’autentico salto organizzativo dell’azienda sarà spiccato nel prossimo luglio, con l’inaugurazione di un nuovo magazzino di 2.200 metri quadri sito a Povolaro di Dueville, nei pressi dell’uscita autostradale. Il nuovo magazzino sarà dotato di una cella a 0-4°, per il deposito di prodotti alimentari freschi e una cella a -18°, per quello di prodotti alimentari surgelati. Concepito come hub di stoccaggio e smistamento di merci alimentari, prossimo a due città come Vicenza e Padova, avrà una capienza di circa 3700 posti pallet, così da andare incontro alle esigenze di una distribuzione più bisognosa di arrivare al destinatario finale. «Con questi spazi contiamo di accorciare le tratte», prevede il titolare della Overservice, «e di incrementare i lavori di navettaggio per i clienti che ci affideranno le loro merci da stoccare». Ma più in generale indica nella logistica un valore aggiunto dell’attività, quello in grado di far recuperare i margini erosi negli ultimi anni dall’incremento dei costi. Prova ne sia che se attualmente il fatturato si aggira sui 2,5 milioni di euro, domani con le attività di magazzino salirà, stando alle previsioni, tra i 3,7 e i 4 milioni.

L’attuale magazzino gestito dalla Overservice sarà sostituito a luglio con un nuovo impianto da 2.200 metri quadri

Come fidelizzare gli autisti

In più, a livello organizzativo, un magazzino consente di caricare i camion all’interno dell’azienda e di ottimizzare i tempi di lavoro degli autisti. In media, sottolinea Gheller, «nel 2023, il loro impegno è stato di 10,15 ore, dormendo fuori casa solo in casi rari». Inoltre, quando il nuovo magazzino diverrà operativo, gli autisti non dovranno più caricarsi il camion da soli, né preoccuparsi di rifornirsi di gasolio e adblue, perché a questo provvederanno operatori dedicati.

Tale normalizzazione degli orari, unita alla messa a disposizione di un veicolo nuovo, spazioso ed equipaggiato con ogni comfort e al riconoscimento di retribuzioni in linea con quelle di chi trascorre le notti fuori casa, consente all’azienda vicentina di affrontare con relativa tranquillità il problema della carenza di autisti. «Cerchiamo di far sì che siano gli autisti a candidarsi per lavorare con noi», – puntualizza Gheller. «E a questo scopo cerchiamo di trattarli in modo attento, riconoscendo loro non soltanto gli strumenti utili a lavorare in modo confortevole, ma anche una gestione dell’attività orientata alle loro esigenze. A gennaio, per esempio, predisponiamo una programmazione delle ferie, che contempla bisogni particolari dei singoli. Tutto questo richiede l’impegno di una persona, ma è un costo che riusciamo a sostenere perché garantiamo un’elevata qualità di servizio e, di conseguenza, il cliente è disposto a pagare qualcosa di più».

Insieme al figlio Giacomo, attualmente autista munito di patente CE, e in attesa dell’arrivo degli altri due figli, nella Overservice in amministrazione lavora già Stefania, moglie di Simone Gheller

Attualmente l’età media dei 15 autisti in forza alla Overservice è di 47 anni. A contribuire a farla scendere ha dato una mano il figlio più grande di Simone, che lo scorso anno a 25 anni ha preso la patente ed è salito sul camion. Il secondo, di 22 anni, sta facendo gavetta esterna, ma già valuta di entrare in azienda, mentre la terza a 16 anni sta seguendo un percorso di studi mirato sempre allo stesso scopo. Segno che il passaggio generazionale, l’altra criticità che affligge molte aziende di autotrasporto, alla Overservice non trova accesso.

Simone Gheller e suo figlio Giacomo
Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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