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La fine dell’inverno di MAN Italia: ad aprile quota record dell’11,4%

Un balzo da leone porta il costruttore tedesco a occupare la terza posizione sul mercato oltre le 6 ton. Merito delle performance ottenute nel segmento del cava-cantiere, in cui da sempre beneficia di riconosciuta tradizione, ma anche della fine di un ciclo nero, segnato da fermi produttivi e da interruzioni delle catene di approvvigionamento, che ora sembrano alle spalle

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Il dato non è ancora ufficiale, ma sicuramente tendenziale. Stando a quanto emerge dall’elaborazione di statistiche di fonte ACI, nel mese di aprile MAN ha spiccato un autentico balzo da leone nel mercato sopra le 6 tonnellate, tanto da raggiungere l’11,4%. Una percentuale non soltanto decisamente superiore a quella dello scorso anno di almeno 3 punti, ma che soprattutto porta il marchio a livelli record mai raggiunti negli ultimi venti anni. Senza considerare che l’11,4% vale anche la terza piazza assoluta del mercato.

Com’è possibile una performance di questo tipo?

Il secondo posto nel segmento del cava-cantiere

Innanzi tutto, va valutato l’andamento del mercato del cava-cantiere, segmento in cui il costruttore di Monaco è ricco di tradizione e per il quale dispone di un prodotto altamente competitivo. Ebbene, in questo frangente in cui le vendite del segmento riprendono quota, anche sotto la spinta dei lavori incoraggiati dal PNRR, MAN conquista la seconda posizione in assoluto alle spalle di Iveco e guadagna la leadership in regioni come Lombardia, Toscana e Calabria.

Il sintomo dell’archiviazione dei problemi

Franco Pedrotti, direttore Prodotto e Vendite Truck di MAN in Italia

Ma ovviamente, dietro questi numeri c’è anche la chiusura di un difficile capitolo, che aveva creato non poche difficoltà al costruttore di Monaco di Baviera. Spiega bene questo passaggio Franco Pedrotti, direttore Prodotto e Vendite Truck, sottolineando come, «dopo un anno estremamente difficile, con tempi di fermo della produzione di diverse settimane, interruzioni delle catene di approvvigionamento e oneri finanziari elevati anche a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, siamo finalmente riusciti a rimettere in carreggiata MAN grazie agli sforzi compiuti da tutta la nostra azienda». 

Una rimonta per la quale Pedrotti ringrazia non soltanto chi opera all’interno di MAN Italia, rete commerciale e assistenziale compresa, ma in particolare «i nostri clienti che hanno saputo comprendere il momento di difficoltà e attendere pazientemente i veicoli ordinati nei mesi scorsi. C’è sicuramente ancora molto da fare, ma nonostante la grande volatilità confido che il nostro brand saprà togliersi ancora diverse soddisfazioni quest’anno».

Segnaliamo che l’11,4% è anche oltre quell’obiettivo minimo che il CEO di MAN in Italia, Marc Martinez, ci aveva indicato – in questa intervista – in un 10% di quota di mercato.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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