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Renault Trucks THCS 520 Passion: la passione e l’eleganza

Un veicolo speciale dalla forte identità. Un veicolo che accosta due colori decisi, per abbinare anche due caratteri forti: il nero opaco di grande raffinatezza e il rosso accesso di ardenti passioni. Un veicolo intriso di comfort e funzionalità che Renault Trucks  dedica ai trasportatori. A Misano, il 27-28 maggio, sarà possibile provarlo. Noi intanto lo abbiamo fatto testare a un gruppo di conducenti del Conap di Fiorenzuola (PC)

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È l’accostamento delle diversità a generare arricchimento. Accade anche nei colori rosso acceso e nero opaco scelti da Renault Trucks per allestire una versione speciale e in parte tutta italiana della Serie T ribattezzata Passion: la raffinatezza del nero, rigorosamente opaco, con la passionalità del rosso, rigorosamente acceso. Detta così sembra un’operazione come tante altre, una serie limitata destinata a un target di affezionati della professione. Ma c’è anche qualcosa di più. C’è innanzi tutto l’accostamento inedito di due caratteri. Tradizionalmente, chi in questo settore spinge sull’acceleratore della passione, difficilmente si interessa dell’eleganza. Anzi, di fatto prende traiettorie che conducono a tutt’altro. Il Renault Trucks T in versione Passion è invece un veicolo dal design raffinato, che combina calore a classe.

Fin qui il nostro giudizio. Per raccogliere invece quello degli utilizzatori siamo andati direttamente presso un’azienda di autotrasporto e abbiamo presentato il T Passion 520 HSC (High Sleeper Cab), vale a dire equipaggiato con motore da 13 litri e 520 cv e con cabina Maxi Space, ad alcuni soci del Conap, un consorzio da 230 macchine utilizzate soprattutto per trasporti cisternati di prodotti chimici, con sede a Fiorenzuola D’Arda (Pc) e associato a Federtrasporti

Visto da fuori
«A me questi colori piacciono – nota Giovanni Callegari – e trovo particolarmente azzeccata la loro accoppiata. Poi, a dire il vero, non sono un amante delle vernici opache, però in definitiva non ne faccio una discriminante».
Mauro Aldrigo lo definisce un «fuoriclasse», un veicolo speciale che andrebbe valorizzato al meglio in trasporti di linea impegnativi come «trainare un frigo o anche un semirimorchio per trasporto animali, di quelli cioè che macinano anche più di 1.000 chilometri in un giorno».
Facciamo un giro intorno al veicolo, c’è chi nota come la vernice nera opaca abbia conquistato anche la griglia del radiatore e le trombe sistemate sul tetto, mentre tracce di rosso le troviamo per sottolineare la cornice frontale tipica della Serie T, gli specchi retrovisori, i riporti sulle minigonne laterali e i copridadi delle ruote.
Aperte le porte e gettati i primi sguardi in cabina il rosso compare sulle cornici delle bocchette di aerazione, sui profili interni dei pannelli delle portiere, sul tappetino in materiale soft presente sia sul pavimento piatto, sia sui ripiani in plancia. 

I giudizi sul motore
Mentre Giovanni loda l’ottima accelerazione favorita dai 520 cv di potenza, Angelo Zanellotti apprezza in particolare «la risposta che esprime in ogni condizione di marcia, l’estrema elasticità, garantita da un regime molto basso, che sprigiona una coppia di ben 2550 Nm già intorno ai 1100 giri per conservarla fino ai 1400». E per farlo funzionare al meglio non c’è bisogno di grandi sforzi: basta affidarsi al cambio Optidriver, peraltro dotato adesso di un software particolarmente attento a gestire i giri nella maniera più economica possibile.
C’è chi, invece, trova fondamentale la silenziosità: «Per me – spiega Michele Malena – la caratteristica più importante di un veicolo pesante è proprio il rumore che produce, perché alla fine è con quello che sei costretto a convivere per tutta la giornata. E se il rumore è eccessivo, quando hai terminato di lavorare, la stanchezza che percepisci diventa maggiore. Qui invece devo dire che la silenziosità, l’ottima insonorizzazione della cabina, è veramente l’aspetto più convincente».
Davide Testa si concentra sull’Optiroll, uno «strumento per contenere i consumi a cui effettivamente non rinuncerei». Peraltro l’Optiroll è parte di un pacchetto presente sul veicolo e chiamato ECO Fuel proprio perché aiuta a contenere i consumi fino a un 5%. Un risultato possibile grazie all’inibizione della modalità Power, all’Eco cruise control, al compressore dell’aria disinseribile, alla pompa dello sterzo a portata variabile e all’arresto automatico del motore dopo un tempo massimo di 3 o 5 minuti di funzionamento da fermo.
L’ultima iniezione di ottimizzazione riguarda il regolatore di velocità predittivo Optivision che, essendo collegato a un GPS, consente di adattare la strategia di utilizzo del cambio, quella di accelerazione e la stessa velocità del veicolo, al rilievo dell’itinerario percorso. Tutte funzionalità che Michele sintetizza con espressione efficace: «Senti che il veicolo va liscio da solo!». 

I giudizi sul comfort
Con Giovanni scopriamo innanzi tutto il sedile, qui offerto nella versione Comfort che garantisce anche sospensione pneumatica di serie, ventilazione, riscaldamento e rinforzi laterali dello schienale: un autentico piacere per la schiena. Michele, invece, trova riuscita l’abbinata del sedile passeggero girevole con il tavolino estraibile per mangiare. Molto gradita la possibilità di ripiegare la base del tavolo e di incastrare in mezzo alla gomma piuma anche piatti, posate e bicchieri, così da metterli al riparo durante i viaggi. Come gradite sono anche tutte le altre chicche dela cabina Maxi Space, dalla predisposizione per l’installazione della Tv al frigo da 40 litri sotto alla cuccetta, fino agli armadietti agganciati sulla parete posteriore che prendono il posto del secondo letto e dove trovano spazio anche le prese da 24 V utili per far funzionare una macchina del caffè o un forno a microonde.
Unanime è l’apprezzamento dell’impostazione di guida; per Davide in particolare, è l’aspetto che più esprime il salto qualitativo in avanti della Serie T, così come supera a pieni voti il test pure la visibilità della cabina.
L’unico aspetto su cui in tre (Malena, Zanellotti e Testa) esprimono un qualche scetticismo riguarda la sospensione dell’assale anteriore, giudicata troppo rigida e non sempre sufficiente ad ammortizzare le asperità del terreno. 

Il motore: carta di identità del DTI 13 euro 6 Step C
architettura: 6 cilindri in linea con 24 valvole e albero a camme in testa
iniezione: sistema common rail ad alta pressione (2.000 bar)
cilindrata 12,8 litri
potenza max: 382 kW da 1432 a 1800 g/m
coppia max: 2550 Nm da 1100 a 1432 g/m
alesaggio 131 mm
corsa 158 mm

Dove vederlo, dove provarlo
Per toccare con mano il Renault Trucks T Passion 520 HSC si potrà approfittare della tappa romagnola del  Fia European Truck Racing Championship, evento sportivo internazionale denominato da quest’anno Petronas Urania Gran Prix Truck, che si svolgerà al World Circuit “Marco Simoncelli” il 27 e 28 maggio prossimi.


Per leggere l’articolo completo: Uomini e Trasporti n. 327 maggio, pag.42 e successive

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