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Sprinter 2013: primo in sicurezza, primo in Euro 6

C'è anche qualche spruzzata di novità fuori e dentro. Ma i piatti-forte del rinnovato furgone di Mercedes-Benz sono i motori euro 6 e la sicurezza. Parliamo infatti del primo commerciale a tagliare il traguardo dell'euro 6 e del primo ad adottare un sistema che evita lo sbandamento del veicolo dovuto ai colpi di vento

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Mercedes-Benz ha il «vizio» di scappare in avanti,il gusto di essere il «primo della classe». Rispetto allo Sprinter questo vizioviene elevato per lo meno al quadrato. Presentato infatti ufficialmente nellanuova veste 2013 – in vendita dal prossimo luglio – il veicolo con cui la casadi Stoccarda presidia  il segmento dei furgoni grandi (con pesomassimo sui 5 ton) taglia un paio di traguardi che recano la scritta «avanguardia». 
Il primo è quello dei motori, proposti per la prima volta su un van in lineacon gli standard euro 6. Il secondo è quello della sicurezza, visto che tiene abattesimo almeno cinque sistemi praticamente inediti, offerti in alcuni casipure di serie. Ma entriamo nei dettagli.

L’SCR dai consumi strepitosi
Abbiamo parlato genericamente di motori euro 6. In realtà è una vera epropria «gamma di motorizzazioni» che parte da 95 cv e arriva fino ai 190 cv. Atagliare le emissioni provvede un sistema analogo a quello testato sui camion,vale a dire il BlueTec SCR con iniezione di adblue allo scarico. E questapossibilità di pulire a valle le emissioni rende più libera la combustione emigliore l’iniezione a tutto vantaggio dei consumi. Quelli dichiarati daMercedes-Benz sono da favola: 6,3 litri per 100 km (ciclo combinato), in pratica quanto una media utilitaria. Ma in piùrispetto a un’utilitaria lo Sprinter ha degli intervalli di manutenzione che,grazie al sistema di manutenzione Assyst, possono arrivare al livello record di60.000 km

Telaio più basso e cambi automatici a 7 rapporti
Attenzione, però. Tali performance sono meritopreponderante ma non esclusivo dei motori. Un contributo lo offrono pure ilnuovo sistema di gestione dell’alternatore, un abbassamento del telaio capace di ridurre la resistenza aerodinamica (maanche di facilitare le operazioni di carico e scarico) e soprattutto ladoppia offerta di cambi: il manuale a 6 marceECO-Gear e l’automatico sequenziale a 7 rapporti 7G-Tronic Plus. E anchequi, almeno per questa fascia di mercato, siamo sotto a un traguardo. Parliamoinfatti di un cambio a totale controllo elettronico, in cui la potenza del motoreviene trasmessa mediante un convertitore di coppia con frizione di esclusioneintegrata, così da ridurre al minimo lo slittamento del convertitore. Ilprincipale vantaggio di questo cambio è la combinazione di una grande ampiezzadi rapporti con una stretta graduazione delle marce. Quindi la prima è piùcorta per uno spunto maggiore, mentre a velocità elevate diventa possibile farlavorare il motore a bassi regimi. 

Il metano in doppia veste
Non è finita. Perché si può avere uno Sprintereuro 6 anche affidandosi al metano, utilizzato per alimentare – in manieraesclusiva oppure in versione bivalente (benzina/metano)– un quattro cilindri da 1,8 litri di cilindrata e 157 cv con sovralimentazione einiezione diretta.  

La sicurezza (di serie) contro il vento
Passiamo al capitolo «sicurezza». Qui le primiziesono ben cinque. Per la precisione fa il suo debutto sullo Sprinter il sistemadi assistenza che mantiene la traiettoria del veicolo in presenza di forte ventolaterale (Crosswind Assist). Si tratta di un sistema attivo dagli 80 km/h, che sfrutta i sensoridi velocità d’imbardata e di accelerazione trasversale integrati nell’ESP, cosìda riconoscere le spinte determinate dal vento sul veicolo e frenare in modomirato le ruote sul lato esposto alle folate, creando un effetto sterzante edevitando una pericolosa deriva del veicolo

Il veicolo davanti? Sempre a distanza di sicurezza
Se questosistema è stato pensato per risolvere problematiche specifiche dei furgoni piùgrandi, il sistema che mantiene la distanza di sicurezza è mutuato invece daicamion. Funziona tramite un sensore radar inserito nel paraurti anteriore, chiamato a misurarein modo continuo la distanza dal veicolo in movimento davanti al proprio mezzo ead avvisare il conducente con una spia nel quadro strumenti se scende al 25% dellospazio di frenata necessario. Se non rileva reazioni, prima aumenta lafrequenza del lampeggia, quindi lancia un segnale acustico per indurre chiguida a scartare l’ostacolo. 
A chiudere l’elenco delle innovazioni sicure c’è ilsistema di controllo dell’angolo cieco (Blind Spot Assist), quello di controllodei fari abbaglianti (Highbeam Assist) e quello di assistenza al mantenimentodella corsia (Lane Keeping Assist). 
Il Crosswind Assist è di serie, gli altri sistemi sonodisponibili come optional singoli o parte di pacchetti.   

Le novità fuori e dentro
Tutto qui? Non proprio. Perché lo Sprinter,seppure in maniera molto discreta, cambia pure fuori e dentro. Fuori inparticolare mostra un profilo piùpronunciato, un frontale caratterizzato dal cofano motore rialzato e da unadiversa disposizione delle lamelle sulla griglia del radiatore che, se da unaparte accrescono il flusso d’aria, finiscono per disegnare una sorta di frecciadi forte impatto dinamico. 
Interessatida restyling anche i fari (sia anteriori che posteriori), i paraurti e il sottoscocca. 
Dentro invece c’è una nuova imbottitura deisedili e nuovi rivestimenti, una corona più spessa del volante, un diverso pomellodel cambio, una radio di ultima generazione che comprende non solo modernisistemi di infotainment e telefonia Bluetooth (incluse tastiera per telefono erubrica), ma anche sistema di navigazioneBecker Map Pilot.

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La redazione di Uomini e Trasporti

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