Il Consiglio federale della Svizzera ha deciso di adeguare, a partire dal 7 maggio 2017, i pesi massimi consentiti per i veicoli pesanti ad alimentazione alternativa e per gli autobus a due assi e di estendere la lunghezza massima per gli autocarri che trasportano container nel traffico combinato.
La modifica dei pesi massimi di autocarri e semirimorchi a due e tre assi serve in particolare per compensare il peso dei sistemi di propulsione alternativa, che finisce per renderli poco attraenti dal punto di vista della capacità di carico. Ecco perché, sulla falsa riga di quanto previsto dalle normative comunitarie, il legislatore svizzero prevede che il peso massimo del veicolo può essere aumentato del peso aggiuntivo necessario a far funzionare il sistema di propulsione alternativa, seppure fino al massimo di una tonnellata. A tale scopo sono considerati a propulsione alternativa i veicoli alimentati, almeno parzialmente, da una delle seguenti fonti di energia:
a. elettricità;
b. idrogeno;
c. gas naturale, incluso il biogas;
d. gas di petrolio liquefatto;
e. energia meccanica immagazzinata o prodotta a bordo, incluso il calore residuo.
Per il resto restano invariati i carichi massimi ammissibili per asse, così come il limite di 40 tonnellate.
Per gli autobus a due assi, invece, il peso massimo consentito passa da 18 a 19,5 tonnellate così da permettere a questi veicoli di circolare a parità di capienza nonostante il peso trasportato in termini di dotazione tecnica e passeggeri con relativi bagagli sia andato aumentando negli ultimi due decenni.
Gli autoarticolati impegnati nel trasporto combinato che caricano container da 45 piedi (pari a 16,50 m, attuale lunghezza standard utilizzata nel settore navale e ferroviario) possono incrementare la lunghezza massima di 15 cm in modo da consentire a questi veicoli di proseguire il collegamento stradale sino ai terminali di trasbordo.